Erano stati i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, in occasione della “inaugurazione fantasma” (qui l’articolo) ad avanzare perplessità sul “posizionamento” della Casa della Salute, che il presidente D’Alfonso aveva promesso in tempi brevi a Canneto. Che si stessero facendo “i conti senza l’oste” era reso evidente dal fatto che la struttura sarebbe dovuta sorgere a Canneto, oltre il confine naturale del fiume Trigno, quindi in terra molisana. Alle perplessità dei grillini aveva indirettamente risposto il Governo regionale, parlando di un progetto utile a entrambe le regioni per cui si sarebbe certamente trovato un accordo.
La situazione della Sanità in Molise, però, è andata velocemente deteriorandosi, tanto che risultava difficile pensare che una Regione costretta a tagliare servizi sanitari fosse particolarmente interessata al progetto “di confine” proposto dal governo abruzzese che da parte sua, stando almeno agli ultimi annunci a riguardo, si appresta ad uscire dal commissariamento. A mettere definitivamente una pietra sopra al progetto, infatti, direttamente il presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura, che durante un recente incontro che si è svolto a Trivento alla presenza del presidente D’Alfonso ha confermato di non essere interessato al progetto, di cui comunque non si sentiva più parlare da diverso tempo.
Dall’altro lato, la Regione Abruzzo sembra comunque voler tenere in piedi il progetto che – per forza di cose – dovrà essere “delocalizzato” in altra sede, vista l’indisponibilità ormai pubblicamente dichiarata del Molise ad ospitare la struttura. Il presidente della V commissione Sanità, Mario Olivieri, comunque, riservandosi di tornare sull’argomento più compiutamente, ha spiegato che la Regione Abruzzo si appresta a valutare un nuovo posizionamento per la struttura, questa volta sull’altra sponda del Trigno.
Insomma, cala definitivamente il sipario sul progetto della Casa della Salute, almeno per quanto riguarda la collocazione di Canneto. Da verificare se e in che tempi si potrà realizzare in Abruzzo. E come tutto ciò andrà ad inserirsi nel progetto di potenziamento della rete di emergenza-urgenza in atto (non senza intoppi). A questo punto, quindi, l’unica buona notizia per i cittadini di Celenza sul Trigno e dei comuni limitrofi è che perlomeno è stata sospesa la mobilità dei medici di continuità assistenziale e che quindi, per il momento, almeno la sede della guardia medica rimane attiva oltre il 1° dicembre (qui l’articolo).