Strumenti e risorse per dare risposte ai cittadini, queste – in sostanza – le richieste avanzate dagli amministratori locali al governo centrale durante l’incontro tra i presidenti dei Consigli comunali d’Abruzzo promosso dal presidente Giuseppe Forte presso la Sala Pinacoteca di Palazzo d’Avalos. Protagonisti lo stesso Forte, il sindaco di Vasto Luciano Lapenna, in qualità di presidente dell’Anci regionale, Giuseppe Di Pangrazio, presidente del Consiglio regionale, e Simone Guglielmo, coordinatore nazionale della Conferenza dei Consigli Comunali, insieme a molti presidenti dei Consigli comunali abruzzesi e amministratori del territorio.
Dopo un primo indirizzo di saluto, il presidente Forte ha illustrato i termini della relazione oggetto dell’incontro, ricordando il ruolo e le competenze dei Consigli comunali e il rapporto con i cittadini.
A seguire, il sindaco Lapenna, in qualità di presidente regionale Anci, ha ricordato le difficoltà che affrontano piccoli e grandi comuni nella gestione quotidiana, con particolare attenzione ai comuni dell’entroterra: “Occorre cambiare registro, non accetteremo più disparità di trattamento, rispetto alle realtà più grandi, come le aree metropolitane“. Nella riflessione di Lapenna, anche le difficoltà amministrative legate al numero ridotto di consiglieri: “Ormai anche nelle realtà più grandi bastano due o tre consiglieri che si vendono o si coalizzano contro l’amministrazione, che la maggioranza si trova sotto ricatto o non può amministrare come vorrebbe”. Inevitabile, infine, un pensiero per le vittime e i danni del maltempo dei giorni scorsi; a riguardo, è stato anche sottoscritto un documento proposto dal presidente Forte all’assemblea.
Simone Guglielmo, coordinatore nazionale della Conferenza dei Consigli Comunali, ha confermato i rilievi anticipati da Lapenna, chiedendo al governo nazionale mezzi e risorse per amministrare in maniera efficiente e risolvere i problemi dei cittadini, che nell’ente locale vedono il primo e più vicino riferimento. Solo così, ha spiegato Guglielmo, è possibile ridare credibilità agli organi sotto-parlamentari e alle assemblee elettive, altrimenti “meglio non fare più gli amministratori e lasciare tutte le funzioni al governo centrale”.
Al termine degli interventi dal tavolo di presidenza, il dibattito con i numerosi amministratori intervenuti all’incontro.