“Noi, consiglieri di opposizione, che in questi anni non abbiamo fatto altro che sollecitare ripetutamente l’amministrazione Lapenna sul tema della sicurezza. Siamo stati sempre trattati con sufficienza, ci è stato sempre ricordato che Vasto non è Beirut e quando abbiamo proposto misure stringenti per il controllo del territorio, ci è stato detto che volevamo mettere il coprifuoco e creare recinti per separare i buoni dai cattivi”. Lo affermano i cinque consiglieri comunali dell’intergruppo Vastoduemilasedici dopo l’incendio, su cui sono state avviate indagini, in un locale del centro storico, il bar Alba di corso Italia.
“Sul tema della sicurezza, che non ha colore politico, la sottovalutazione dell’amministrazione ha impedito di cogliere la gravità del fenomeno. Sono stati accumulati ritardi inspiegabili, si è perso tempo su problemi banali, non si è voluto seguire un piano ben preciso per mettere in sicurezza la città e scoraggiare chi la vuole far precipitare nella paura e nel terrore. Oggi è capitato ai cittadini di Corso Italia provare il terrore, domani chissà. Stiamo aspettando episodi ancora più gravi per prendere atto che questa città non è più quella di una volta? A ridosso della campagna elettorale tutti si sciacquano la bocca sul tema della sicurezza. Quando bisognava prendere misure adeguate non è stato fatto. Ora a noi non interessa guardare il passato. Guardiamo ad oggi, a domani e sbrighiamoci ad operare. Vasto non può vivere in questo stato di abbandono e di paura”.