“Non si possono fare le guerre senza soldati” e San Salvo di “soldati” ne ha solo 9 per una popolazione di circa 20mila abitanti. Un anno fa erano state presentate come presidio di sicurezza e legalità, elogiate anche dalla vicina Vasto, ma senza uomini sono vuote per gran parte della giornata.
Sono le garitte destinate a ospitare il vigile di quartiere, installate all’incirca un anno fa in via San Rocco e in via Verdi. L’assenza di agenti al loro interno non è passata inosservata dopo un primo periodo di effettiva presenza.
Saverio Di Fiore, comandante dei vigili interpellato sulla questione, è un fiume in piena e non ci sta a prestare il fianco a eventuali critiche sullo scarso uso delle garitte: “Quello delle cabine sul territorio è solo il primo passo di un mio progetto sulla sicurezza, ma non si possono fare le guerre senza soldati. Il vigile presente lì doveva collaborare con un comitato di quartiere, insomma, un progetto serio e articolato”.
Le buone intenzioni si sono però scontrate ben presto con la realtà, ovvero con l’esiguo numero di agenti a disposizione. “Il governo deve capire che sta facendo grossi errori – attacca Di Fiore – Abbiamo dovuto interrompere il rapporto con i vigili stagionali, tra turni, ferie e permessi ne restiamo in pochi. Se ci sono 3, 4 persone fuori e mandiamo un vigile in via Verdi e uno in via San Rocco non ha senso”.
Morale della favola: le garitte resteranno vuote? “No – precisa il comandante – le garitte saranno usate nei limiti delle nostre possibilità, attualmente circa 2 ore al giorno. Non avete idea di quanto lavoro svolgiamo: controlli edilizi, sulle false assicurazioni automobilistiche, telelaser, sulla prostituzione, abusivismo. Senza contare le emergenze come gli incidenti con feriti. Con così pochi uomini siamo un modello anche per la Prefettura che ci ha chiesto come facciamo a fare così tanto. La legge prevede un vigile ogni mille abitanti, perché a San Salvo ne abbiamo solo 9? Datemene almeno 15 e vedrete come cambia il discorso sicurezza. Questo è un comando modello, me ne vanto e ne sono fiero. La garitta è un distaccamento del comando sul territorio, un’innovazione che nessun’altra città da queste parti ha adottato. Su questo progetto non torno indietro, ne rispondo solo io”.
Forse per ora il passo è stato più lungo della gamba. Per quanto riguarda i problemi di organico, il Comune sta cercando di attingere dal personale della Provincia, ma finora solo un’unità si è resa disponibile a prendere servizio a San Salvo.
Nel frattempo, dopo l’accelerata dell’anno scorso con l’installazione delle due postazioni – ognuna ad un costo di poco inferiore ai 20mila euro – slittano i tempi delle altre due previste inizialmente: una in via Ripalta (dov’è già stata realizzata la base in cemento) e una nel piazzale antistante il Beat Cafè a San Salvo Marina. Annunciate come in arrivo dopo qualche mese dalle prime due, ora il sindaco Tiziana Magnacca spiega: “Dobbiamo rifare un po’ i conti probabilmente se ne parlerà nel 2016; abbiamo avuto un altro taglio sul bilancio di 200mila euro, è facile risparmiare sulla pelle dei comuni”.