È stata eseguita ieri a Foggia l’autopsia sul corpo di Ion Sotu, il 46enne romeno senza fissa dimora ucciso nella notte del 28 settembre e trovato in una vecchia cascina al confine tra Montenero di Bisaccia e San Salvo.
Finora l’unico sospettato dell’omicidio è un connazionale 48enne che viveva con la vittima nella struttura precaria: qui sono stati ritrovati chiari segni di bivacco, due giacigli di fortuna e piatti e bicchieri.
L’esame svolto ieri ha riscontrato diverse ecchimosi su tutto il corpo e la ferita ritenuta quella fatale: un trauma addominale molto esteso che avrebbe provocato un’emorragia interna. L’aggressione è stata di una violenza inaudita, è stata usata anche una spranga; Sotu presentava anche una profonda ferita alla testa e un taglio sullo zigomo.
I risultati dell’autopsia saranno resi pubblici tra due mesi. Nel frattempo serviranno a capire se il 48enne aveva l’intenzione di uccidere o no.