Un dolce ricordo e una poesia scritta da lui. Li dedicano le ragazze che lavorano a Palazzo d’Avalos a Francescopaolo Auriemma, improvvisamente scomparso ieri.
“Caro Paolo,
ti vogliamo ricordare così, sempre puntuale all’apertura dei Musei per prenderti cura dei tuoi amati gatti; sempre pronto a pescare nella borsa per offrirci caramelle; canterino,anche nei giorni di pioggia, e poeta. Le tue parole, e i tuoi timidi gesti d’affetto, ci hanno permesso di conoscerti meglio.
Ti salutiamo con l’ultimo scritto che ci hai lasciato a Palazzo… parole per i tuoi cari gatti che ora cercheranno, smarriti, il loro premuroso amico.
Ciao Paolo… ci mancherai.
Le ragazze di Palazzo d’Avalos“.
La poesia – Le ragazze di Palazzo d’Avalos vogliono salutare e ricordare Francescopaolo Auriemma con questa poesia da lui firmata:
Noi gatti dei giardini napoletani dei d’Avalos
Ai vastesi dell’antica Histonium
Non è facile conquistare la nostra amicizia. Ve la concederemo solo se mostrerete di meritarne l’onere, ma noi non saremo mai vostri schiavi.
Non è possibile possederci. Nella migliore delle ipotesi si può essere con noi soci alla pari, semmai si è ammessi alla nostra vita, il che è senz’altro un privilegio.
Noi siamo stati messi al mondo per contraddire il dogma, secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l’uomo. Se i cani sono in prosa, noi siamo poema.
Noi abbiamo una vita perfetta: riceviamo coccole quando ci pare. Dormiamo 24 ore su 24.
Odiamo chi vogliamo. E quando ingrassiamo siamo più belli.
I nostri occhi sono finestre che Vi permettono di vedere dentro un altro mondo.
La ragione per cui noi ci arrampichiamo a volte sugli alberi è per poter guardare dall’alto in basso quasi tutti gli animali – ed è anche il motivo per cui ci odiano gli uccelli.
La nostra saggezza è infinitamente superiore a quella dei filosofi.
Noi non vediamo una buona ragione per obbedire ad un altro animale, anche se questo cammina su due gambe. Noi siamo tutti quanti liberi professionisti.
Noi permettiamo l’uomo che ci aiuti ma, a differenza dei cani, non lecchiamo la sua mano.
Noi non offriamo molte opportunità. Provate ad abusare della nostra fiducia per un paio di volte e presto uscirete dalla nostra vita.
Raramente un animale, compreso l’uomo, riesce ad essere fedele a se stesso quanto noi.
Noi siamo gli animali ai quali il Creatore ha dato gli occhi più acuti, le pellicce più soffici, le narici più sommamente delicate, orecchie mobili, campe senza eguali ed artigli ricurvi presi in presito dai rami delle rose.
Noi siamo angeli con baffi, gli inquilini del sole: doce c’è il sole, ci siamo noi.
Noi giocherelloni, con le nostre capriole ed i nostri modi da tigre in miniatura, siamo mille volte più divertenti di mera della gente con cui Vi tocca vivere in questo mondo.
Insieme alla musica, noi siamo un ottimo rifugio dalle miserie della vita.
Noi firmiamo tutti i nostri pensieri con la coda.
Se i cani Vi insegnano ad amare, noi Vi insegnamo a vivere.