La centrale a biomasse di San Buono non si farà almeno fino all’anno prossimo. Il Comune ha infatti ricevuto la proroga dal ministero dello Sviluppo economico dell’interdizione a rilasciare autorizzazioni fino al 27 luglio 2016.
Il terreno scelto in contrada Vusco (al confine con Furci) dalla San Buono Bioenergy (la ditta proponente) molto probabilmente ospiterà i cavi dell’elettrodotto Villanova-Gissi, ritenuto strategico.
Se i cavi dell’elettrodotto nel frattempo passeranno in contrada Vusco, difficilmente l’impianto biomasse vedrà la luce. La notizia del progetto – un impianto da 200 Kw – nella primavera scorsa destò allarme a San Buono e Furci; cittadini e amministratori, su tutti i rispettivi sindaci Nicola Filippone e Angelo Marchione, si dissero pronti a opporsi in ogni sede [l’articolo].
Ora, per una curiosa circostanza, lo stop, seppur ancora provvisorio arriva grazie a un altro progetto ampiamente contestato i cui tralicci hanno da tempo già preso forma nei territori di Gissi e Casalanguida.