Traguardo ancora lontano e il percorso fatto comunque non ha portato benefici ai cittadini. Questa l’accusa mossa dagli attivisti del Movimento 5 Stelle di Vasto all’amministrazione comunale, relativamente alla gestione della raccolta differenziata in città.
“Il sindaco Lapenna – sottolineano i grillini – nel programma elettorale del 2011 si era impegnato a raggiungere il 70% di raccolta differenziata prima della fine del suo secondo mandato. I dati a consuntivo mostrano da un lato il mancato raggiungimento di questo obiettivo, dall’altro il progressivo ed ingiustificato aumento della tassa dei rifiuti gravante sul territorio. Il trend di crescita della raccolta differenziata indica nell’ultimo anno una percentuale di incremento inferiore al 4% (dal 44,58% al 48,38%) e dimostra come l’obiettivo sia ormai non raggiungibile”.
Per gli attivisti del M5S, “ciò evidentemente non turba più di tanto i sonni dei nostri amministratori che, forse, sono già concentrati sui possibili futuri incarichi. A fronte di un fallimento così netto questa amministrazione dovrebbe però almeno farsi qualche domanda sulle cause che lo hanno provocato”.
Da qui le domande poste dagli stessi attivisti: “Colpa della Pulchra poco efficiente? Colpa dei cittadini poco responsabili? Colpa della mancata sorveglianza? Non lo sappiamo, perché siamo al di fuori dei giochi del Palazzo e non disponiamo dei dati necessari per evidenziare specifiche responsabilità ed efficaci azioni correttive”.
Quello che però dal M5S posso fare, è “notare che ad oggi l’area di Vasto Marina è ancora esclusa dalla raccolta differenziata nonostante gli scarsi risultati raggiunti. La modesta area interessata ed il ridotto numero di abitanti di Vasto Marina non possono, da soli, giustificare il 52% di rifiuti indifferenziati che ancora gravano sulla comunità, quindi ci sembra evidente che i problemi sono anche altri. Chiediamo, tuttavia, con insistenza l’estensione della raccolta differenziata a Vasto Marina, per togliere ogni alibi ad un sistema politico-imprenditoriale-burocratico che si è dimostrato negli anni inefficace ed inefficiente, nonostante i costi elevati che gravano sulla cittadinanza per una cifra superiore ai 7 milioni di euro. Chiediamo, inoltre, a questa amministrazione come mai in tutti questi anni di progressivo, seppur lento, incremento della raccolta differenziata non sia derivato ai cittadini nessun beneficio di natura economica connesso alla vendita dei materiali selezionati. In altre parole: che fine hanno fatto la plastica, la carta, i metalli ed il vetro? A chi sono stati conferiti? A quale prezzo?”.