Di fronte alla crisi si fa di necessità virtù. È quello che a quanto pare accade a San Salvo Marina. È di qualche giorno fa la notizia di controlli e denunce alla marina contro l’abusivismo: nel mirino dei vigili urbani sono entrati i possessori di garage adibiti ad abitazioni e le prostitute presenti in alcuni appartamenti.
Sono entrambe vicende note e che potrebbero nascondere un giro ben più largo, soprattutto quella legata alla prostituzione. Da ciò che si apprende, in Comune e ai vigili urbani segnalazioni ed esposti erano stati fatti pervenire già tre anni fa da alcuni condomini che avevano notato il via vai dei clienti in alcuni piani dei complessi residenziali della marina.
La situazione nel corso degli anni non è cambiata e il 13 agosto scorso un nuovo esposto è stato presentato ai vigili urbani di San Salvo e al sindaco Tiziana Magnacca. Ciò che sta scritto nero su bianco rivelerebbe ben altri aspetti della vicenda.
Gli abitanti del palazzo avrebbero chiesto spiegazioni al proprietario degli appartamenti nei quali si consumano “scambi di effusioni a pagamento”. Questo avrebbe ammesso di essere a conoscenza del business delle sue affittuarie, ma non solo. Il titolare avrebbe infatti accettato la proposta avanzata da una società immobiliare di San Salvo di affittare le abitazioni a prostitute – nella stragrande maggioranza dei casi provenienti dall’estero – per garantirsi un canone mensile sicuro in un periodo di magra. Insomma, di fronte alla crisi del settore, affittare gli appartamenti a chi vende il proprio corpo sarebbe l’unico modo per coprire i costi di gestione degli immobili.
Probabile che ci saranno sviluppi sulla vicenda; per ora, è certo che le ragazze allontanate di volta in volta fanno ritorno nelle case di appuntamento abusive abbastanza velocemente. Se quanto denunciato dai cittadini fosse riscontrato dagli inquirenti (con l’esposto si chiedeva anche l’intervento della Procura della Repubblica), per il proprietario degli appartamenti e per l’agenzia immobiliare si configurerebbero rispettivamente i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.