Emergenza cinghiali, situazione irrisolta. Le squadre di cinghialai sono in sciopero, così come ampiamente annunciato nelle settimane scorse. Con i termini già chiusi nessun caposquadra dell’Atc Vastese ha iscritto la propria squadra in vista della stagione venatoria. Con questa situazione gli unici autorizzati all’abbattimento di cinghiali, il cui numero aumenta nel territorio con conseguenti danni all’agricoltura e pericolo per la popolazione, sono i selecontrollori che, tuttavia, non riusciranno mai ad abbattere lo stesso numero di ungulati rispetto alle squadre di cinghialai. Una situazione ingarbugliata, fatta di regolamenti contestati, enti che non riescono a trovare una direzione coordinata e condivisa e polemiche a non finire tra le varie parti interessate.
Nei giorni scorsi l’assessore regionale all’agricoltura, Dino Pepe, ha inviato una nota ufficiale al ministero delle Politiche Agricole affinchè attivi un tavolo tecnico per la”revisione degli strumenti normativi attualmente vigenti in materia di gestione degli ungulati selvatici con particolare riferimento ai cinghiali”. Questo perchè tra leggi nazionali obsolete, regolamenti che finiscono per complicare la gestione, alla fine il problema rimane irrisolto. Nel Vastese i danni continuano ad essere ingenti, i pericoli per gli automobilisti costanti, senza che si possano mettere in atto adeguate contromisure.
Nelle ultime ore è Camillo D’Amico, presidente vicario di Copagri Abruzzo, a rinfocolare le polemiche. “Ha vinto la cocciuta tenacia di alcuni capi squadra – dice riferendosi allo sciopero dei cacciatori- ben sostenuti e coadiuvati da qualche nota eminenza grigia sempre gran orchestatore di campagne contro pur di far prevalere le ragioni dei pochi agli interessi generali dei tanti al di là di chi sia al governo, provinciale o regionale, anche se della propria cordata politica”. Non manca la voce del presidente di ArciCaccia Chieti, Angelo Pessolano, che mette sotto accusa la provincia che, come riportato da Ecoaltomolise.net, “ha convocato una consulta per il 10 settembre ma solo per discutere di una gara cinofila per cani da seguita. Senza nulla togliere all’importante prova cinofila speravo in un altro ordine del giorno che si facesse carico delle tante e complesse problematiche di questa provincia”.