Nei giorni scorsi, un gruppo di confratelli della Sacra Spina e Gonfalone, con familiari e parrocchiani, hanno vissuto un pellegrinaggio ricco di emozioni. Partiti il 18 Agosto, sotto le guide spirituali dell’Assistente della Confraternita Sacra Spina e Gonfalone e parroco della Chiesa di S. Maria Maggiore don Domenico Spagnoli e Fr. Dionigi Taffarello, vice direttore dell’Istituto San Gabriele, hanno visitato i luoghi tanto cari all’amato Karol Wojtyla: Wadovice, la casa dove nacque, trascorse gli anni della sua fanciullezza e iniziò i suoi studi; Cracovia, dove frequentò il seminario e ne divenne metropolita, il Santuario della Divina Misericordia e il nuovo Santuario intitolato a Giovanni Paolo II; Czestochowa con il famoso Santuario di Jasna Gora, dove si venera il quadro che rappresenta la Santissima Madre di Dio (meglio conosciuta come la Madonna Nera), a cui San Giovanni Paolo II affidò la propria missione papale con il famoso detto “Totus tuus / tutto tuo”. Il Santuario è meta continua di pellegrinaggi ed i polacchi lo raggiungono a piedi da tutti i luoghi della nazione, anche i più lontani. Momento emozionante, inoltre, è stato per il gruppo assistere ad una delle Sante Messe, officiate da don Domenico, nella cappella dove è riposta la teca della Madonna. Non sono mancati in questo pellegrinaggio visite a bellissimi centri storici, quali Vienna e Graz. Da segnalare la visita alla famosa miniera di sale ubicata a Wieliczka che è una delle più antiche miniere di sale al mondo che raggiunge una profondità di 327 metri e presenta gallerie e cunicoli per un’estensione totale di più di 300 km; al campo di concentramento di Auschwitz dove famosa è la scritta posta al cancello:”Arbeit Macht Frei”- “Il lavoro rende liberi”, che ha visto passare migliaia di prigionieri tra il 1940 e il 1945, luogo di terrore, genocidio, olocausto; arrivando infine al campo di Birkenau. Il tour si è concluso il 24 agosto con la gratitudine e gioia dei partecipanti che hanno potuto visitare località spirituali e storiche con tranquillità e serenità.
Massimo Stivaletta