“Chi mi fa più incavolare siete voi cittadini, che ogni volta che viene D’Alfonso – nonostante tutte le promesse non mantenute – continuate ad accoglierlo col tappeto rosso, quando dovreste accoglierlo coi forconi“. Questa frase del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Pietro Smargiassi, forse rappresenta quella che è la difficoltà di comprendere (o almeno accettare) lo strano caso di un piccolo centro dell’Alto vastese che nella stessa tornata elettorale vota il Movimento 5 Stelle come primo partito alle Europee, ma alle regionali il primo partito diventa Abruzzo Civico, grazie alle preferenze date a Mario Olivieri, particolarmente “forte” a livello elettorale a Celenza sul Trigno. E il calcolo è presto fatto: evidentemente nell’elettorato locale, molti di quelli che hanno votato M5S alle Europee, hanno invece votato Olivieri (e quindi D’Alfonso) alle Regionali. Da qui la “frustrazione” di diversi rappresentanti del Movimento 5 Stelle, che con il secondo grande incontro a Celenza sul Trigno hanno tentato di far breccia nella roccaforte di Olivieri.
L’occasione, il MoViFest, la festa regionale del M5S, dopo il primo grande evento dello scorso aprile (qui l’articolo). Anche nella giornata di ieri, numerosi i parlamentari, i consiglieri regionali, comunali e attivisti protagonisti della manifestazione attraverso la quale gli eletti del movimento si sono messi a disposizione per “rendere conto” delle loro attività nelle rispettive istituzioni e fare il punto sulla situazione politica e amministrativa.
A parlare, tra gli altri, del “livello” europeo, Daniela Aiuto, che ha ricordato le battaglie del movimento nell’ambito di proposte di legge per coinvolgere la cittadinanza sulle scelte relative alle grandi opere, come la Tav. Critiche, poi, verso i colleghi del Parlamento Europeo: “Stanno sempre in tv e in Aula non si presentano mai. E parlano di temi nazionali, perché non sanno che si fa dove dovrebbero lavorare”.
Tra i “padroni di casa”, anche il senatore vastese Gianluca Castaldi e il consigliere regionale Pietro Smargiassi. “Deve cambiare la cultura, – ha spiegato Castaldi dal palco della festa – altrimenti il movimento non può vincere, e comunque non sarebbe giusto che vincesse. Se dobbiamo vincere e poi il nostro elettore deve venire a chiederci il pezzo d’asfalto davanti casa, non abbiamo cambiato niente”.
Le frecciate a “Mario”, invece, negli interventi dei consiglieri regionali Pietro Smargiassi e Sara Marcozzi, che non hanno risparmiato critiche né al governo regionale, né al consigliere di Abruzzo Civico, “colpevole” per la consigliera Marcozzi, di aver affossato, insieme ai colleghi della maggioranza e della “finta opposizione del centrodestra”, la proposta di legge del M5S sulla riduzione degli stipendi.
“Quando mi hanno detto che tornavamo a Celenza – ha invece ironizzato Smargiassi – sono stato felicissimo, perché rispetto all’ultima volta pensavo che avrei trovato strade bellissime e comode, ma qua non è cambiato niente. Dovevano aprire la Casa della salute a Canneto in 90 giorni, ma non hanno fatto niente, né in 90 giorni né dopo. Ma chi mi fa più incavolare siete voi cittadini, che ogni volta che viene D’Alfonso nonostante tutto continuate ad accoglierlo col tappeto rosso, quando dovreste accoglierlo coi forconi“.
Molti altri gli interventi dal palco, spezzati da intermezzi musicali, che hanno coinvolto gli altri parlamentari e gli altri consiglieri presenti, dall’incontenibile Paola Taverna al “teatrale” Sergio Puglia, passando per tutti gli altri protagonisti della manifestazione (qui il programma completo). Con l’evento di ieri Celenza sul Trigno si conferma al centro delle attenzioni e delle attività del M5S nel territorio dell’entroterra vastese. Oggi, invece, a partire dalle 17, aperitivo informativo in piazza Cristoforo Colombo, a San Salvo Marina.