Chiudere al transito i sentieri più isolati della Riserva naturale di Punta Aderci e istituire un tavolo di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza contro gli incendi dolosi. Sono le richieste rivolte alle istituzioni locali da quattro associazioni ambientaliste: Arci, Fai, Guardie Wwf, Italia Nostra.
In un comunicato congiunto, i responsabili cittadinio dei quattro sodalizi, Nicola Salvatorelli, Maria Grazia Mancini, Stefano Taglioli e Davide Aquilano, auspicano “un tavolo di concertazione con Comune, Forze dell’Ordine e Associazioni del territorio al fine di mettere insieme e poi coordinare operatività istituzionali ed esperienze/conoscenze dei volontari sul territorio, sia in termini di prevenzione che di vigilanza. Tale incontro (peraltro già richiesto in altro documento) chiediamo che venga convocato dalle Istituzioni preposte allo scopo nel più breve tempo possibile.
Nel frattempo si suggerisce agli assessori competenti del Comune di Vasto di chiudere con sistemi provvisori (ma efficaci nel momento, come catene di plastica e/o altro) tutti i sentieri della Riserva che non siano strettamente necessari alla ordinaria viabilità interna (come i sentieri sterrati che dalla viabilità ordinaria conducono verso costa, valloni ecc.). Questo per porre un ostacolo ai criminali che, per appiccare gli incendi, non si muovono a piedi e pare sfruttino i sentieri isolati per gli inneschi. Fermo restando i diritti di coloro che hanno necessità di accedervi, il provvedimento sarebbe un segnale importante di vigilanza e presenza sul territorio. Inoltre, la rimozione di tali impedimenti all’accesso di queste zone potrebbe dare qualche indicazione utile per capire le dinamiche di altri eventuali fatti criminosi, se non la stessa individuazione dei criminali”.