All’arrivo della Pattuglia Acrobatica Nazionale, dopo aver ricevuto comunicazioni via radio del Comando Aerobase, e dai cellulari direttamente dai Vastesi increduli e meravigliati dalla bellissima improvvisata, che la stessa alle 13 circa stava salutando la città di Vasto con uno spettacolare passaggio in formazione sul lungomare, e con le audaci evoluzioni del solista, che provavano le figure, o più tecnicamente il programma, il Display dell’Esibizione, regalando evoluzioni mozzafiato lasciando letteralmente a bocca aperta cittadini e turisti… alle 13:15 circa, finalmente le Frecce Tricolori riguadagnavano lo spazio aereo della città di Pescara dove si sarebbero rischierate di lì a poco sulla aerobase militare dell’Aeroporto d’Abruzzo che soltanto poco più di un mese fa aveva avuto lo stesso privilegio.
Quindi abbiamo sentito avvicinarsi la formazione proveniente da direzione Francavilla al Mare, da ore 3 in linguaggio aeronautico, con il ragoroso e inconfondibile rombo che la contraddistingue. Ha sorvolato l’aerobase con una linea d’attacco con direzione Sud Est – Nord Ovest puntando in direzione del Sran Sasso come in segno di rispetto della maestosità della nostra montagna, la più alta dell’Appennino, e con il classico saluto di arrivo, disegnando la lunghissima scia bianca che nel giro di una manciata di secondi, si stagliava in diagonale su tutto lo scalo aereo. Ritornando indietro con una virata perfettamente riuscita disegnando una meravigliosa schneider in formazione, riattaccava la linea di atterraggio dell’aeroporto in due sezioni separate da 6 e 5 aerei con sciata di nuovo saluto di arrivo sulla base di Pescara; quindi ogni MB 339 si separava dalla propria formazione con una spettacolare virata di 360° in cabrata e mezzo looping a schneider per riallinearsi di nuovo lungo la pista di atterraggio e quasi come accarezzando l’aria che li aveva sorretti fino ad un istante prima, facendoceli ammirare nel cielo, come maestose aquile, guadagnavano di nuovo il “suolo terrestre”. Quindi ad uno ad uno, dal comandante e via via a seguire il capo formazione, tutti gli aerei sfilavano davanti al pubblico estasiato ed evidente visibilio per lo spettacolo incredibile, che ogni volta ci lascia letteralmente a bocca aperta come se fosse la prima volta (per me… è soltanto l’undicesima).
Quindi assolto tutto il protocollo del rischieramento della PAN sulla Aerobase di Pescara con il saluto al pubblico da parte di tutti i piloti, con la mano fuori dai cupolini degli aerei aperti, e una volta scesi e salutate le autorità civili e militari che li stavano attendendo, fatte le foto di rito, gli autografi ecc. , finalmente erano “tutti nostri”.
Nella saletta riservata “in esclusiva” alla Associazione Arma Aeronautica di Vasto per l’incontro con i piloti delle Frecce Tricolori, ci sono stati i graditissimi e doverosi ringraziamenti e saluti delle autorità della Città di Vasto, del Presidente del sodalizio ospitante la Pattuglia – AAA Vasto, degli organizzatori dell’Aero Club di Ancona, che ringraziamo infinitamente, e finalmente, dopo la tanto attesa consegna degli omaggi tra il Comandante Jan Slangen dei rispettivi Crest dell’evento, e a seguire la consegna del Trofeo.
Consegna svoltasi con soddisfatta sorpresa e stupore, e sentito compiacimento del comandante e dei piloti (nonostante fossero stati ben informati dal Comando della base di Rivolto), al momento dell’apertura della teca contenente al suo interno il Trofeo. Una confezione importante di 40x50x25 bianca con livrea azzurro PAN con stemma – logo tricolore; il trofeo in acciaio Inox satinato, incastonato (ed estraibile) su base di velluto e sfondo rosso con livrea azzurro PAN con taglio nella stessa inclinazione dell’aereo, e stemma – logo tricolore in alto intitolato “Frecce al cielo… 55 anni dalla conquista dei cieli” per celebrare la ricorrenza in quest’anno 2015, del 55° Anniversario dal 1961 della costituzione della prestigiosa Pattuglia Acrobatica Nazionale ovvero del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico A.M. stanziato, o meglio schierato (per non essere richiamato dai tecnici!), sulla base di Rivolto in provincia di Udine.
“L’oggetto” realizzato tutto in acciaio inossidabile inox bicromatico rappresenta l’Aereo delle Frecce Tricolori MB 3339 PAN che svetta in salita verso il cielo sorretto alla base dalla scia di spinta del suo potente motore jet con sulla destra, tra l’aereo leggermente inclinato a destra sulla verticale, e la sua base, il simbolo dalle tre frecce (logo della PAN), anch’esse in rigoroso acciaio inox, satinato in maniera cromaticamente diversa dall’aereo, per evidenziarne il contrasto visivo e prospettico, con apposita targhetta celebrativa dell’evento, con dedica dell’AAA sezione di Vasto e dell’autore, nonché ideatore, promotore e realizzatore dell’opera, ovvero il sottoscritto.
L’emozione provata… e lo dico con una punta di vero orgoglio Abruzzese e Scernese bella forte, senza nasconderlo a nessuno, o sarei un ipocrita se lo facessi, ma anche senza presunzione, ipocrisia o falsa modestia… per quello che si vedeva al di fuori è molto controllata, ma dentro di me l’ardore e la soddisfazione provata, una vera pillola di energia!
Lo scambio intenso di sguardi, di reciproca approvazione, di profondo rispetto, tra me e il Comandante, il Presidente Oreste DE ROSA, il Colonnello Sergio DI NARDO e Roberto BRUNO, per l’importanza del momento e dell’evento, in quell’istante lunghissimo, erano al di sopra di tutto e tutti e rimarrà per sempre in maniera incancellabile nella mia memoria e nel mio cuore. Una emozione grandissima! La stessa che possono provare soltanto i bambini quando ricevono il regalo più bello e desiderato. Mia moglie quando ha visto il lavoro compiuto ed ultimato dopo diverse nottate insonni ed intense ha commentato: “Mi sembri il bambino più felice del mondo a cui hanno comprato i giocattoli… guardati, guardati, sei impazzito!”. È vero lo ammetto, e non mi vergogno; se non ritorniamo almeno per una volta bambini per continuare a sognare che cosa sarebbe la nostra vita su questo mondo? Le Frecce Tricolori ci fanno sognare ad occhi e a bocca aperta, e soprattutto vivere quel sogno che è stato da sempre il sogno dell’uomo e di ognuno di noi… volare. Spesso questo sogno riaffiora, ogni tanto esce fuori e si palesa! Qualche volta si realizza. Volare è, è stato e sarà sempre il sogno di tutti!
Ma io il mio sogno l’avevo già realizzato nel 1989/90 volando con la prestigiosa e fantastica 46^ Aerobrigata dell’Aeronautica Militare di Pisa come paracadutista militare 8°Sc/89… una esperienza indescrivibile umana e professionale al top! Nonostante lo scenario internazionale della 1^ Guerra del Golfo che ha coinvolto i nostri reparti in prima linea, insieme all’A.M. che ci ha sempre protetti, guidati e portati per mano come la più amorevole e premurosa e attenta delle madri! Hanno sognato di volare Icaro e Leonardo e a modo loro non ci sono riusciti… noi invece come Corradino D’A. quel sogno lo abbiamo raggiunto e lo stiamo vivendo… continuando a sognare ad occhi aperti. Allora bisogna chiedersi… chi di noi è stato più fortunato? E che cosa avrebbero dato Icaro e Leonardo per vivere questo sogno? Io la risposta la so ma non ve la dico … e voi?
Un regalo grandissimo! Ed infatti è proprio così ma il regalo non è in questo caso il trofeo che rappresenta, nello specifico, il – mio personale – o nostro – per averlo condiviso con voi tutti – sentito e doveroso omaggio a un gruppo meraviglioso “Orgoglio Internazionale” e non solo nazionale, ma bensì la Pattuglia Acrobatica, che ci onora e onora la nostra Regione e in particolare la Città di Vasto e il suo territorio, con la sua presenza scegliendoci tra almeno mille desideri o sogni o richieste espressi affinché ciò si avveri, e non tutti realizzabili o esaudibili…. quindi noi Siamo privilegiati e pure fortunati!
Questo è il vero dono, il vero regalo, il mio, il nostro, il vostro sogno che si realizza… volare… e volare con le Frecce… è il sogno più bello che si possa immaginare. Il mio sogno si è realizzato e per questo, anche con un pizzico di prepotenza, mi faccio portavoce a nome di tutti, esprimendo il più sentito, il più sincero, il più convinto,grazie dell’Abruzzo, di Vasto, dei miei conterranei, dei miei concittadini di Scerni, e mio personale, alla meravigliosa, formidabile, nazionale che non ha mai perso o pareggiato una partita… le ha vinte sempre tutte portando alto e maestoso il nostro Tricolore nei cieli infiniti di tutto il mondo.
Dedica: P.S. Solo con tutte le buone intenzioni, volontà e tenacia un sogno può diventare realtà.
Dedico e affido i miei pensieri e i miei ideali, che riesco spesso a realizzare, alla mia famiglia, a mia moglie Claudia e alle mie figlie Mariaerica e Valeria che stanno volando molto alto nei cieli della vita, facendosi onore negli studi, rendendo molto orgogliosi i propri genitori, e….. al “pilota” della famiglia D’Ascanio che più veloce e più bravo di tutti ha sbaragliato tutti superandoli, i compagni del suo corso raggiungendo altezze negli spazi infiniti, che a nessuno di noi mai concesse… mio figlio Giacomo… Virtute Siderum Tenus! E buoni voli, da papà.
Ermenegildo D’Ascanio