È arrivata al porto di Vasto alle 18,30 la Goletta Verde di Legambiente, proveniente da San Vito Chietino, dove si è svolto un sit-in di protesta ed è stata esposta la “Bandiera Nera” per la politica abruzzese. Nel mirino di Legambiente, “amministratori locali, sindaci e dirigenti che in questi quindici anni si sono succeduti alla guida delle istituzioni del territorio e che non sono riusciti a concretizzare il Parco”.
“L’atteso decreto del Parco – ha spiegato Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo – è il punto di partenza per nuova idea di sviluppo e di futuro per il territorio che va nella direzione della crescita sostenibile, intelligente ed inclusiva dell’Unione Europea. Il Parco è centrale anche nella lotta contro la petrolizzazione, visto che, come riportato nella delibera della Commissione Aia, funzionale alla Via, è stato deliberato il parere favore a Ombrina anche in mancanza della perimetrazione e decretazione del Parco della Costa teatina. L’invito alla politica è quello di uscire rapidamente dalle sterili contrapposizioni ed affrontare seriamente e con una visione innovativa la discussione successiva alla nascita del parco che rappresenta un’occasione per il territorio per uscire dal petrolio e dal cemento, simboli dell’economia del Novecento, e di costruire un percorso green di sostenibilità per le future generazioni”.
Per domani mattina alle 11, invece, Legambiente ha organizzato un flash mob sulla spiaggia di Punta Penna, per dire no alla tecnica dell’air gun. Prevista anche la presenza di rappresentanti politici, come il senatore del Movimento 5 Selle, Gianluca Castaldi, impegnato in Senato nella battaglia contro una tecnica ritenuta particolarmente pericolosa sia per l’ambiente che per le specie marine. Con lui, Pietro Smargiassi, consigliere regionale impegnato sullo stesso fronte. È del 23 giugno l’approvazione all’unanimità in Consiglio regionale di una risoluzione urgente del M5S diretta a contrastare l’attività di ricerca e prospezione di idrocarburi nel mare Adriatico da parte di società del Regno Unito che ha avuto autorizzazione dal Ministero alla ricerca di idrocarburi proprio con la tecnica dell’air gun.
Foto – L’arrivo di Goletta Verde al porto di Vasto
Edizione 2015