Non solo la scuola infermieri, ma anche l’Inps dovrà avere una sede situata in un immobile pubblico. Lo spiegano i consiglieri comunali di opposizione Antonio Monteodorisio, Andrea Bischia, Francescopaolo D’Adamo, Davide D’Alessandro, Massimo Desiati, Mario Della Porta, Nicola Del Prete, Guido Giangiacomo, Massimiliano Montemurro ed Etelwardo Sigismondi.
“In vista della riduzione della spesa prevista dalla direzione generale Inps nell’ambito del piano di razionalizzazione logistica delle Agenzie, – spiegano dall’opposizione – la sede Inps di Vasto sta cercando nuovi locali per trasferire i propri uffici. Secondo la legge n. 89 del 23 giugno 2014, le amministrazioni pubbliche devono predisporre un piano di razionalizzazione nazionale per assicurare un efficientamento della presenza territoriale, attraverso l’utilizzo degli immobili pubblici disponibili o di parte di essi, anche in condivisione con altre amministrazioni pubbliche. L’amministrazione di Vasto è stata contattata per reperire locali pubblici in cui trasferire gli uffici Inps. In caso di mancato riscontro da parte del Comune di Vasto i vertici dell’Istituto procederanno ad analoga richiesta ai sindaci dei comuni limitrofi“.
A questo punto, dall’opposizione, attraverso una mozione presentata per il prossimo Consiglio comunale, intendono impegnare l’amministrazione “a scongiurare l’eventuale trasferimento degli uffici Inps di Vasto”.
“Senza un impegno serio da parte di questa amministrazione – ha sottolineato Antonio Monteodorisio, primo firmatario della mozione – c’è il rischio concreto che l’Inps di Vasto venga trasferito altrove. Non possiamo permettere un ulteriore depauperamento del nostro territorio. Vasto è sede dell’Inps dal 1984, ciò rappresenta fonte di innegabile prestigio per la nostra città, oltre che un servizio indispensabile per i cittadini. L’Inps è un ente pubblico che gestisce la quasi totalità della previdenza italiana, ha un bilancio che per entità è il secondo dopo quello dello Stato e rappresenta un interlocutore primario per tutte le categorie di lavoratori del settore pubblico e privato, per gli autonomi e i liberi professionisti, nonché per le fasce più svantaggiate della popolazione come pensionati e disoccupati. La sede Inps di Vasto ha una affluenza media che oscilla tra i quattromila e i cinquemila utenti al mese ed offre servizi ad un comprensorio molto ampio che comprende 27 comuni”.
Per questo, per Monteodorisio, “l’ipotesi di trasferimento dell’ufficio di Vasto comporterebbe un grave disagio per le popolazioni dei comuni limitrofi, oltre che un declino sociale, culturale ed economico per la nostra città. L’amministrazione comunale ha l’obbligo urgente di intervenire in difesa della comunità e dei suoi servizi”.