A trecentosessantacinque giorni di distanza dall’ultima gara in serie A, la Mens Sana Siena ieri pomeriggio ha conquistato la promozione in serie A2 grazie ad una vittoria ‘senza storia’ contro Agropoli (leggi l’articolo), con il grande contributo realizzativo del play vastese Davide Parente (20 punti), il migliore in campo ieri a Forlì. Si fa festa a Siena per il primo passo compiuto verso la massima serie e a prendervi parte c’è anche l’ex Vasto Basket Biagio Sergio, arrivato alla Mens Sana nelle ultime sette gare della regular season e che si è ritagliato il suo posto in una squadra con tanti elementi di categoria e d’esperienza. Un anno che termina nei migliori dei modi per entrambi.
Per Davide Parente un’altra sfida vinta, forse una delle più importanti della sua carriera per diversi motivi. Il primo è sicuramente dovuto al fatto che Parente, dopo dieci mesi lontano dai campi a causa dell’infortunio al legamento crociato seguito dall’operazione, è stato chiamato a Siena dove ha ritrovato coach Matteo Mecacci- con lui a Lucca sino al fallimento della società biancorossa- il quale lo ha portato alla Mens Sana per raggiungere l’obiettivo A2. Davide per prima cosa ringrazia proprio il giovane allenatore di Siena: “Devo dirgli grazie per avermi dato fiducia perché non tutti avrebbero scommesso su un giocatore appena uscito da un brutto infortunio”. Il secondo motivo riguarda l’ambiente e la realtà senese. Vincere un anno dopo un fallimento non è per niente facile e difficilmente avviene con frequenza. Per Parente e i suoi compagni, invece, è stato possibile perché c’è stata la voglia di farlo soprattutto per regalare una gioia alla città e ai tifosi. “Una piazza importante come questa merita di tornare in A– ha affermato il play vastese- e questo lo abbiamo saputo sin dal primo giorno che siamo arrivati qui. Abbiamo avuto tanta pressione, è vero, ma è stato giusto così. Per me quella di quest’anno è stata una sfida vinta”. Il terzo motivo riguarda il suo impiego all’interno della squadra. Con una formazione ricca di individualità importanti, a Davide è toccato cambiare per certi aspetti il proprio modo di giocare.“Ho fatto molti passi avanti in campo, cercando di mettere a proprio agio ogni singolo mio compagno e mettendo in secondo piano l’aspetto individuale nelle scelte in attacco. Ho pensato subito che per centrare l’obiettivo, vincere, c’era bisogno di questo”. Ed ora, dopo i festeggiamenti in città che sicuramente proseguiranno, il playmaker vastese non esita ad affermare che vorrebbe restare a Siena: “Tornare in A1 con questa società sarebbe davvero stupendo nonché storico”.
Siena: una fenice che rinasce dalle ceneri. Sono le 23:00 del 27 giugno 2014 e il suono della sirena al Forum di Milano assegna il tricolore all’Olimpia Milano che, solo in gara 7, riesce a chiudere la serie con la Montepaschi Siena sul 74-67. Il suono della sirena pone fine non solo ad una stagione, ma all’intera realtà cestistica. La Montepaschi Siena, a causa del provvedimento del tribunale fallimentare preso nell’inchiesta presentata dalla procura per bancarotta, ripartirà – ma lo si saprà solo dopo- dalla Dnb. L’ultima Verbana (il famoso coro dei tifosi senesi) in serie A al PalaEstra così come le lacrime al Forum sono le immagini che meglio raccontano l’epilogo di una squadra che è riuscita a vincere otto scudetti in dieci anni, sette di questi consecutivi, cinque Coppe Italia, sette Super Coppe italiane e una Coppa Saporta, dominando il panorama cestistico italiano degli ultimi anni e che si è ritrovata ad abbandonare il massimo campionato nazionale non per ragioni sportive.
La rinascita, arrivata ieri con la vittoria su Agropoli nella seconda giornata delle Final Four tenutesi a Forlì, ha segnato il primo passo verso il ritorno in A della squadra di coach Mecacci che il prossimo anno disputerà il campionato di A2. Il primo obiettivo raggiunto grazie ad un gruppo che si è dimostrato per tutta la stagione capace di giocare una buona pallacanestro pur dovendo affrontare diversi alti e bassi nell’arco della season. Dopo la sconfitta in Coppa Italia, molti davano Siena per spacciata ma alla fine la Mens Sana è riuscita a dimostrare di aver subito ricostruito dalle ceneri una società che può sognare e non vuole smetterlo di farlo.
I numeri di Davide Parente. La sua stagione inizia quando non ancora ha recuperato a pieno la forma dopo l’infortunio al legamento crociato. Nella terza gara della regular season contro Mortara riesce ad andare in doppia cifra per la prima volta in maglia biancoverde terminando la gara con 17 punti e 21 di valutazione. Successivamente altre due gare non al meglio, seguite poi dai 16 punti realizzati contro la Colesanus Varese (15 di valutazione). La sua squadra rimane imbattuta sino al 16 novembre quando contro Cecina i ragazzi di coach Mecacci vengono sconfitti. Poi quattro vittorie di fila sino alla sconfitta del 27 dicembre contro Livorno. Dopo la pausa natalizia Parente nella sfida del 4 gennaio contro l’Ltc Sangiorgese ne segna 21 di punti ed il suo minutaggio in campo comincia ad essere maggiore. I senesi perderanno due gare di fila in seguito per poi siglare una serie positiva di dieci vittorie consecutive. Nella penultima di queste Davide realizza 22 punti contro Valentina’s Bottegone chiudendo con un 28 di valutazione. Terminata la regular season al primo posto (9 punti di media a partita per Davide Parente in regular season), ai playoff nei quarti di finale Siena supera Piombino con un netto 3-0 e il playmaker vastese realizza 36 punti in totale (in gara 1 ne segna 27 di punti con 25 di valutazione). In semifinale la Mens Sana incontra la Don Bosco Livorno in una serie strana visto che viene bloccata a causa dell’utilizzo di molti giocatori under livornesi nelle Finali Nazionali under 19 d’elite proprio a Vasto. Anche stavolta Siena fa sua la serie con un netto 3-0 (29 punti totali di Parente). L’ultimo ostacolo da superare nei playoff per i biancoverdi è Cecina. Le prime due gare le porta a casa Siena, poi in gara 3 la Gr Service accorcia. Dopo una vera e propria battaglia in gara 4, i ragazzi di coach Mecacci passano dopo l’Overtime e staccano il biglietto per le Final Four di Forlì (10 punti di media a partita realizzati da Parente nei playoff). A Forlì la Mens Sana incontra la Fortitudo Bologna, la formazione di Dnb più forte d’Italia senza dubbio. Una partita storica visto il passato e la storia di entrambe le società (in campo da avversari Chiacig e Carraretto, il primo con un passato a Bologna oltre che capitano nel primo scudetto della Montepaschi , il secondo capitano della squadra di Siena sino all’ultima gara in serie A). I bianco verdi giocano una partita sotto tono e rimandano la festa al giorno dopo. Dopo una sfida dominata interamente contro Agropoli, arriva il suono della sirena che stavolta sancisce la rinascita di Siena che ora sogna di fare l’altro passo verso la serie A (15.5 punti di media realizzati da Parente alle Final Four).