C’erano anche gli scout di Vasto tra i 100mila che ieri hanno invaso la Città del Vaticano per l’incontro con Papa Francesco. Ben 1584 i gruppi arrivati da tutta Italia che hanno riempito piazza San Pietro e via della Conciliazione per un’udienza speciale con Bergoglio. L’ultima volta dell’associazione degli scout cattolici in piazza San Pietro era stata nell’aprile 2004, quando oltre 30mila fazzolettoni sventolarono per salutare un Papa Giovanni Paolo II già molto malato ma che riuscì a trasmettere tutto il suo carisma. Ieri Papa Francesco ha raccolto l’affetto degli scout di tutte le età, dai lupetti e coccinelle fino ai capi, ascoltando le loro parole, i loro propositi e lasciando un forte e concreto messaggio.
La giornata del Vasto 1. Il gruppo scout Vasto 1, che si avvicina alla data del suo 50° di fondazione, è partito dal piazzale della parrocchia San Giovanni Bosco nel cuore della notte, per cercare di conquistare un buon posto in piazza San Pietro. Tante le emozioni condivise dai partecipanti alla giornata insieme a migliaia di altri scout con cui condividono importanti valori. Ad accompagnare i ragazzi c’erano i capigruppo del Vasto 1, Stefano Vitullo e Patrizia Ciccarella, i capi e anche qualche ex capo scout che non è voluto mancare a quello che può essere definito un giorno storico per l’Agesci. “È una giornata che ricorderemo a lungo – hanno raccontato al loro rientro – per le tante emozioni vissute nell’incontro con il Papa. Con il suo sorriso, il suo volersi avvicinare a quante più persone possibili, con le sue parole, ci ha lasciato un grande messaggio”.
L’esperienza di Luigi Marchesani. Uno dei ragazzi del Clan Shalom, Luigi Marchesani, è tornato a San Rossore (Pisa), dove la scorsa estate 30mila rover e le scolte (16-21 anni) dell’Agesci avevano vissuto la route nazionale [VIDEO e FOTO]. Insieme ad altri ragazzi della sua età ha percorsoin bicicletta la via Francigena fino ad arrivare a Roma per l’incontro con Papa Francesco. Le previsioni della vigilia [GUARDA L’INTERVISTA] sono state confermate. “È stata un’esperienza straordinaria – ha raccontato il giovane scout -. Abbiamo fatto tanta fatica perchè il percorso non era semplice ma il clima che si è creato tra noi era stupendo e devo dire che ne è valsa la pena. Voglio anche ringraziare Tesla Bike che mi ha fornito una bici adatta a questa avventura”. All’arrivo in Vaticano anche una piacevole sorpresa. “Eravamo con tutto il gruppo nella zona della sala Nervi perchè sapevamo che il Papa sarebbe passato di lì con l’auto. Quando è passato e ci ha visti ha detto all’autista di fermarsi ed è sceso per salutarci. È stato qualcosa di unico”.
Le parole di Papa Francesco. “Voi offrite un contributo importante alle famiglie per la loro missione educativa verso i fanciulli, i ragazzi e i giovani. I genitori ve li affidano perché sono convinti della bontà e saggezza del metodo scout, basato sui grandi valori umani, sul contatto con la natura, sulla religiosità e la fede in Dio; un metodo che educa alla libertà nella responsabilità. Questa fiducia delle famiglie non va delusa!E anche quella della Chiesa: vi auguro di sentirvi sempre parte della grande Comunità cristiana”. Così Papa Francesco, dopo il suo consueto “Buongiorno”, si è rivolto alle migliaia di scout davanti ai suoi occhi. Prima del suo messaggio aveva salutato dalla papamobile la grande folla presente in piazza per l’occasione. “Nel panorama delle associazioni scout a livello mondiale, l’AGESCI è tra quelle che investono di più nel campo della spiritualità e dell’educazione alla fede – ha aggiunto Bergoglio -. Ma c’è ancora tanto da lavorare, perché tutte le comunità capi ne comprendano l’importanza e ne traggano le conseguenze“. Poi ha consegnato un messaggio-simbolo della giornata. “Mi raccomando: capacità di dialogo! Fare ponti, fare ponti in questa società dove c’è l’abitudine di fare muri. Voi fate ponti, per favore! E col dialogo, fate ponti”.
Foto: Agesci, Giancarlo Raspa, Mauro Marchesani, Dalila Di Corso, Lorenza Di Lena.