Sono arrivata alla fine di un percorso iniziato nel lontano anno scolastico 1976/77 e in particolar modo nella scuola dell’infanzia San Michele dal 1988. I ricordi sono tantissimi e non è facile metterli in ordine e raccontarveli tutti, staremmo qui per un bel po’. Nonostante ciò mai e poi mai potrei lasciare questo posto senza tirare le somme di tutto ciò che in questi anni ho fatto, non solo grazie al mio lavoro, ma soprattutto grazie a tutte le persone: dirigenti, colleghi, collaboratori, genitori e bambini che in tutti questi anni ho avuto modo di conoscere e che mi hanno accolta in questo mondo, a dir poco fantastico, in questo paese, vasto, che non è il mio ma che ormai è diventato il mio secondo paese e in questa scuola che è diventata la mia seconda casa. E, si sa, in casa ci sono le persone più care che amiamo, per cui dire che questa è la mia seconda casa è come dire che tutto qui per me è familiare nel vero senso della parola. Sarà difficile per me alzarmi al mattino e non venire in questo posto dove vengo da ventisette anni ininterrottamente.
Conosco ogni pezzo, ogni stanza, ogni angolo; ognuno di questi posti mi dicono qualcosa, mi ricordano persone, bambini, episodi che rimarranno indelebili nella mia mente. Ormai sono passati tanti anni e i primi bambini che ho seguito ora sono mamme e papà dei quali a fatica ricordo i lineamenti; girando per strada guardo i ragazzi e le ragazze con la speranza di incrociare i loro sguardi e riconoscere in quei visi, ormai con barbe o trucchi, i bambini che piangevano avvinghiati alle loro mamme, ma che poi pian piano si sono consolati e sono cresciuti con il mio abbraccio, le mie carezze e anche, perchè no, con i miei rimproveri. Devo dire grazie alle mie colleghe che ho avuto la fortuna di avere accanto ma anche a tutte le altre figure presenti nella scuola. Con tutti ho cercato di instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione guidate da tanta umiltà; ma soprattutto devo dire grazie a tutti voi genitori, anche a quelli che non vedo più perchè ormai i bambini sono diventati grandi e sono a loro volta mamme e papà.
Grazie per la fiducia, l’affetto, la gratitudine che mi avete sempre testimoniato; per avermi permesso di giocare, imparare, apprendere e di crescere insieme ai vostri bambini. Guardare il viso di un bambino che spesso ti chiama mamma, che ti abbraccia o ti dice maestra sei bellissima, è una sensazione indescrivibile. Certo non sempre è stato facile, i primi anni, in particolare, come maestra di sostegno, sono stati difficili e impegnativi ma anche molto intensi e gratificanti. Mi hanno permesso di stare a contatto a genitori feriti dalle problematiche dei propri figli ma allo stesso tempo forti e fiduciosi nel mio lavoro, nella mia professionalità e soprattutto nel mio amore incondizionato nell’accogliere i propri figli. Naturalmente la mia gratitudine va alla mia famiglia che mi ha permesso di studiare e che mi ha inculcato il valore per le piccole cose, l’umiltà e il rispetto per tutti e tutto. Grazie a mio marito che mi ha sempre incoraggiata in tutti questi anni e in particolar modo nei primi anni di insegnamento aiutandomi con i miei figli ai quali molto spesso ho dovuto togliere tempo prezioso per prepararmi al meglio alla mia professione.
Infine come ultimo ringraziamento mi rivolgo alle mie colleghe: Silvana Righi, con la quale ho lavorato i primi anni in questa direzione e che mi ha insegnato tante cose fondamentali con la sua esperienza e Giovina Belforte che è subentrata quando Silvana è andata in pensione nove anni fa. Grazie Giovina per avermi scelta, pur senza conoscermi, per avermi accettata con i miei difetti e le mie manie. Sono stata proprio fortunata nell’averti accanto ci siamo completate a vicenda con i nostri caratteri molto diversi ma rispettose l’una dell’altra. Abbiamo lavorato fianco a fianco, ci siamo confrontate, divertite e a volte, consolate sempre in sintonia e nel rispetto reciproco. Mi dispiace e ho il cuore a pezzi per dover lasciare tutto questo ma sento che è arrivato il momento di dire basta. Io non vi dimenticherò mai perchè è impossibile dimenticare le persone che nel tempo ti hanno voluto bene e alle quali hai dedicato, con tanto amore, gran parte della tua vita. Grazie a tutti.
La maestra Rosalia Santini