Metalli, soprattutto rame e ferro, prelevati dalle discariche e rivenduti abusivamente. In alcuni casi, sono il bottino dei furti notturni. Una serie di controlli contro la vendita illegale. Li sta eseguendo la polizia municipale di Vasto su ordine del prefetto di Chieti, Fulvio Rocco de Marinis.
“Nella giornata odierna – spiega in un comunicato il comandante dei vigili urbani, Giuseppe Del Moro – in ordine ad accordi stabiliti tra Prefettura ed altre forze dell’ordine sono stati stabiliti da questo Comando servizi mirati attraverso posti di controllo in varie località della città per la tutela e controllo del territorio” e per la repressione delle “attività dedite al furto di rame. Tali servizi verranno riproposti anche nei prossimi giorni”.
Fenomeno preoccupante – Il fenomeno dei furti e della ricettazione dei metalli, in particolare del rame, è particolarmente vasto e ramificato in tutta Italia. Lo ha svelato nel 2012 un’inchiesta di Federico Formica per il settimanale L’Espresso: “Ogni giorno in Italia ne spariscono 3200 chili. Dalle linee ferroviarie, dai lampioni, dai cavi telefonici, dalle fabbriche”. Il periodico ha ricostruito “tutta la filiera, che porta alle navi e ai camion in partenza per il Sudamerica e per l’Asia. Gestiti dalla criminalità organizzata.
Cogliere sul fatto un ladro di rame è molto difficile. Bastano una ventina di minuti per portarsi a casa anche 50-60 chili. Le tecniche sono sempre le stesse: si scoperchiano le canaline che corrono accanti ai binari, si prelevano i cavi e si corre via. In un luogo più appartato, poi, si tolgono le guaine di gomma e il rame è pronto per essere venduto. Si agisce di notte e lontano dai centri abitati.
È a questo punto che l’oro rosso passa nelle mani dei pesci grossi. Possono essere esportatori legali e del tutto inconsapevoli oppure criminali. Le mafie infatti hanno fiutato l’affare e si sono tuffate in un mercato che promette enormi guadagni”.