“Il problema è che quell’area non è classificata come commerciale, ma come area ricreativo-sportiva. Quindi, per consentire al richiedente di utilizzarla per l’attività di noleggio biciclette, è necessario un cambio di destinazione d’uso. Trattandosi di una variante urbanistica, non è una cosa che si può fare in quattro e quattr’otto, ma è necessario il rispetto di una precisa procedura prevista dalla legge. E i tempi non sono brevi, visto che ogni variante urbanistica deve essere approvata dal Consiglio comunale, sempre che sia possibile un cambio di destinazione d’uso sul terreno demaniale”. Contattato da Zonalocale.it, Nicola Tiberio, assessore al Demanio del Comune di Vasto, replica ad Alessandro Del Borrello, il 33enne vastese che protesta per il mancato rinnovo dell’autorizzazione allo svolgimento dell’attività di nolo bici nei pressi della pista ciclabile di Vasto Marina [IL VIDEO].
“Ho chiesto – aggiunge Tiberio – al dirigente di settore, Vincenzo Marcello, una relazione in merito alla questione. Quell’attività non è classificata come ricreativo-sportiva, perché prevede l’affitto di bici, dunque è un’attività commerciale, come confermato dalla licenza di cui è in possesso il signor Del Borrello. L’area richiesta, invece, è ricreativo-sportiva: in essa, cioè, sono possibili spettacoli musicali, eventi sportivi e commercio itinerante della durata non superiore ai 30 giorni. Dunque, l’attività di noleggio non si può svolgere sul quel pezzo di spiaggia, se non viene prima cambiata la destinazione d’uso dello stesso, sempre che il cambio sia possibile su un terreno demaniale. Inoltre, trattandosi di un’area su cui esiste anche la domanda di utilizzo di un altro imprenditore, bisognerebbe realizzaare un bando di gara per consentire a tutti gli eventuali interessati di partecipare alla gara per l’assegnazione della concessione. Negli anni scorsi al signor Del Borrello il Comune aveva assegnato un’area diversa, che attualmente non può essere utilizzata perché contigua al cantiere in cui a breve ricominceranno i lavori di ristrutturazione delle case popolari tra viale Dalmazia e lungomare Duca degli Abruzzi. Per motivi di sicurezza, va lasciata libera una fascia esterna larga tre metri.
Da parte nostra – conclude Tiberio – c’è tutta la volontà di trovare una soluzione alternativa; ad esempio, abbiamo proposto una sistemazione nella zona antistante la pineta Roberto Suriani, oppure all’interno dell’area di risulta dell’ex stazione ferroviaria”.