Un pomeriggio all’insegna di un incontro interamente dedicato alla ‘Voce’, quello passato dai presenti giunti presso l’Auditorium del Liceo Artistico di Vasto ieri per prendere parte al convegno ‘La Voce: dalla parola al canto’. Organizzato dall’associazione ‘Angelo Canelli Jazz Club’ in collaborazione con l’associazione ‘Angel’s Eyes Gospel Choir’, l’iniziativa ha visto partecipare diversi ospiti i quali, a loro modo, hanno espresso, spiegato e sottolineato l’importanza di questo strumento per la vita personale ed interpersonale di un uomo e di una donna.
A prendere parola per primi sono stati Enzo Ricci (ideatore del convegno nonché membro di entrambi le associazioni), Letizia Daniele (dirigente scolastica del Polo Liceale ‘Pantini-Pudente’), Italo Radoccia (vice presidente dell’associazione ‘Angelo Canelli Jazz Club’) e Giuseppe Forte (presidente del consiglio comunale di Vasto) i quali hanno aperto l’incontro con i saluti di rito. A seguire, è stato il dott. Benito Michelizza il primo ad introdurre i presenti nel primo aspetto tematico del convegno: la voce dal punto di vista medico, come ‘tratto distintivo dell’evoluzione umana’. Il foniatra membro della SIAF (Società Italiana di Audiologia e Foniatria), ha spiegato che ‘La Voce, così come la produciamo e la percepiamo oggi, rappresenta un aspetto evolutivo della specie Uomo (filogenesi) ed è, al contempo, espressione di crescita sociale e comunicativa della persona che, da “cucciolo di uomo”, diviene adulta. La Voce, nella sua essenza, è il prodotto dell’attività dell’organo “Laringe”; il “materiale sonoro” piuttosto “informe” a livello cordale viene trasformato dalla cavità faringea e orale, nell’espressione complessa, rapida, puntuale con alto grado di informazione dando origine alla Parola (linguaggio verbale) e al Canto (linguaggio cantato) così come li intendiamo nella nostra esperienza di parlanti/ascoltatori’.
Dopo le spiegazione del medico originario del Friuli, è stata Franca Minucci a curare un altro aspetto importante dello strumento in questione: la voce come prolungamento dell’anima. L’attrice si è soffermata sulla figura di Eleonora Duse, su quelle ‘corde pur tanto armoniose’,cercando di far comprendere la difficoltà di ‘dare colore, timbro, altezza, intensità alla phonè, al suono, affinché diventi parola, logos e cioè pensiero. Questa è la difficoltà che ha incontrato Eleonora nel dover fermare il suono sulla carta delle sue lettere’. Da un’attrice ad un attore, poi, con l’intervento di Silvano Torrieri che ha sottolineato che ‘vi è una grande differenza tra informazione e comunicazione, ciò richiede un approfondimento terminologico. Per entrambi i casi si tratta inizialmente della produzione di un messaggio, cioè di un “testo” (e non solo linguistico!) composto da segni appartenenti ad un codice semantico stabilito o meglio deciso dal produttore del messaggio (encoder) e da egli ritenuto conosciuto anche dal fruitore dello stesso (decoder). La differenza tra informazione e comunicazione sta nella intenzionalità effettiva (coscienza del soggetto) o nella intenzionalità attribuita da parte del partner comunicativo al produttore del messaggio’ analizzando nel particolare il linguaggio ambiguo e ciò che quest’ultimo può generare d’effetto nella quotidianità.
Infine l’ultimo intervento ha visto Alessandra De Luca prendere la parola la quale si è domandata: ‘Cosa vuol dire avere una “bella voce”, essere “nati per cantare”? Cantanti si nasce o si diventa?’. La cantante ha poi sottolineato che ‘La voce ha due facce, come la luna: una razionale, fisica, biomeccanica; l’altra irrazionale, inesplorabile con gli strumenti della ragione, che va ben oltre gli aspetti psicologici e investe l’essenza intima più profonda dell’individuo. I due aspetti possono distruggersi reciprocamente, se non sono ben armonizzati tra loro. La differenza, nel canto, tra suono e voce, intesa come concretizzazione sonora della personalità. Le componenti che costituiscono l’originalità e l’unicità di una “firma vocale”. I limiti e i rischi del cantare “imitando” (bambini che imitano gli adulti, ragazzi che imitano i personaggi dei “Talent”, ecc.)’. Il suo intervento è stato accompagnato dall’ascolto di vari esempi musicali registrati ed eseguiti al momento. A concludere il convegno, prima dei saluti finali, il brano ‘Caruso’ cantato da Laura Laccetti, accompagnata al piano dal papà nonché direttore del coro ‘Angel’s Eyes Gospel Choir’ Danilo Laccetti. Come è stato detto all’inizio del convegno, quello di ieri è stato solo uno dei tanti appuntamenti che le due associazioni vastesi vorranno proporre nell’arco del tempo.
Foto – Convegno ’La voce: dalla parola al canto’
foto di Natalfrancesco Litterio