Quando una sconfitta non cancella il buon lavoro. Potrebbe essere il titolo migliore per descrivere l’avventura dell’U.S. San Salvo in questa stagione. Potrebbe essere la sintesi di un percorso che negli ultimi tre anni ha visto questa società crescere sia in prima squadra che nel settore giovanile, senza stravolgimenti, ma con l’aggiunta ogni anno di elementi nuovi. Potrebbe essere, infine, giusto ribadire che questa squadra per 2/3 è stata composta da ragazzi del posto, da giocatori di San Salvo che negli anni hanno sposato a pieno la causa e oggi possono dire di aver vinto una scommessa. Eppure quel gol, arrivato all’81’ a causa di un’involata di Lalli, ha spento un sogno chiamato serie D.
Lo ha spento tra gli applausi incessanti di un Bucci pieno che a fine partita non ha esitato un attimo nel ringraziare i suoi calciatori e la propria società per averli fatto vivere una favola, pur non avendo avuto la possibilità di godersi il lieto fine. ‘Tutti felici e contenti’? Sì, perché i 113 punti collezionati da mister Gallicchio in questi due anni ed il terzo posto conquistato all’ultima giornata di campionato, permettono di tracciare un bilancio che va ben oltre la sufficienza, con un budget economico inferiore rispetto a molte altre squadre del girone che sono arrivate anche più in basso in classifica. Senza le assenze di Izzi, Luongo e Quaranta forse sarebbe stata un’altra partita, ma chi può dire cosa sarebbe accaduto. Intanto restano i ringraziamenti del presidente Evanio Di Vaira verso tutti gli autori, attori protagonisti e non, di quest’annata positiva. Resta una frase, un post, scritto dallo stesso: ‘Non c’e’ mai fine al viaggio anche se un sogno cade’.
Tre giorni dopo la sconfitta casalinga con il Francavilla c’è chi riflette, chi cerca di capire e chi invece vorrebbe giocare ancora. Il campionato è finito e c’è un’intera estate per programmare la prossima stagione. Questi saranno giorni in cui bisognerà staccare la spina e riposare. Ma, naturalmente, prima di farlo un piccolo bilancio sia personale che di gruppo ognuno in casa San Salvo lo ha ben in mente. Tra tutti, ce n’è uno che può ritenersi davvero soddisfatto per il campionato portato avanti ed il suo nome è Carlo Triglione, difensore vastese che quest’anno ha dato una grossa mano a mister Gallicchio.
Carlo io partirei dalla sconfitta di domenica e dalle emozioni, i pensieri, del post partita e di questi giorni successivi.
Voglio essere sincero. Credevamo davvero nel sogno serie D, ma purtroppo è andata come andata e non abbiamo potuto regalare questo traguardo alla città e ai tifosi. Penso comunque che non si possa cancellare una stagione positiva con una sconfitta, soprattutto se si tiene conto delle assenze di Quaranta, Luongo ed Izzi. Come ha sempre detto mister Gallicchio, però, questa squadra non ha avuto titolari, il che ci ha permesso di sentirci sempre tutti utili.
Stagione finita ma comunque con il sorriso. Il presidente Evanio Di Vaira in questi giorni ha ringraziato tutti, spendendo buone parole soprattutto per te. Tu sei arrivato quest’anno e, anche secondo il ds Di Santo, sei stato una pedina fondamentale. La domanda che voglio farti è: vedendo il tuo rendimento, questo ambiente quanto ti ha aiutato nel portare avanti un campionato giocato davvero in maniera perfetta da parte tua?
L’ambiente che ho trovato è stato tale da risultare fondamentale per la riuscita della stagione. Se sono andato bene è grazie alle persone stupende che ho avuto modo di conoscere e con le quali ho lavorato, le quali mi hanno dato davvero tanto. Lo stesso direttore sportivo Di Santo è sempre stato vicino a me e alla squadra, sacrificandosi tanto per questo gruppo con grande personalità e spingendoci a fare bene in ogni momento. Poi ci sarebbero da spendere parole speciali per il presidente Evanio Di Vaira, una persona sempre solare e legata a questi colori da un amore viscerale che lo ha portato ad essere per tutti i calciatori dell’U.S. San Salvo un punto di riferimento imprescindibile. Devo ringraziare loro e naturalmente l’assoluta professionalità di mister Gallicchio se sono riuscito a portare a termine un’ottima stagione qui a San Salvo.
Forse non si esagera se si dice che questa è stata la tua stagione migliore rispetto agli ultimi anni. Sei andato via da Vasto e ti ha fatto bene, non trovi?
Non posso negare che andando via da Vasto sono cresciuto nel rendimento e nella continuità fisica, il che mi ha permesso senza dubbio di giocare la mia migliore stagione fino a questo momento. Mi auguro di poter fare ancora meglio.
La senti questa una rivincita verso chi proprio a Vasto non ti ha dato fiducia?
Nella vita come nello sport ho sempre preferito lasciar parlare i fatti rispetto alle parole e penso che quest’anno ci sia poco da obiettare. Non si tratta di una rivincita, ma semplicemente il non voler entrare dalla finestra quando si è consapevoli di poterlo fare dal protone principale. Tutto qui.
Pensi di rimanere a San Salvo?
Adesso è tempo di riposare per staccare un po’ la spina, ma devo essere sincero: lo spero vivamente.
Vedendo alle enormi problematiche che intercorrono nella Vastese e più in generale nell’obiettivo di riportare in alto i colori biancorossi, tu cosa ne pensi: qual è il ‘male oscuro’ che non permette a questa società di formulare un progetto vincente?
Non penso di poter rispondere adeguatamente a questo, ma se devo esprimere la mia idea credo che sino a quando si continuerà ad ‘arrangiare’ sul piano organizzativo e strutturale, i risultati è difficile che arriveranno. C’è bisogno di programmazione e di basi economiche solide sulle quali costruire un futuro in una città così ‘particolare’ sul piano calcistico come Vasto.
Per quanto riguarda il destino di Cattenari e mister Gallicchio qualcuno ha già parlato di una loro possibile partenza. Tu hai parlato con loro, sai qualcosa rispetto a questo?
Credo che su di loro ci sono gli occhi puntati di molte squadre di categoria superiore. Posso dirti solo che spero vivamente di poter lavorare ancora insieme ad entrambi in futuro.
Sei fidanzato da tanto tempo con Martina Di Viesti, ragazza che come te ha la passione per il calcio e che milita nella Pro Vasto femminile (il 17 maggio le vastesi saranno impegnate a Tollo per il ritorno della semifinale di Coppa Abruzzo con l’Ortona). Di’ la verità: chi è più forte trai due?
Abbiamo caratteristiche opposte: lei attaccante di qualità, io difensore. L’estate qualche volta giochiamo insieme con i nostri amici ma sempre in squadre opposte. Il perché è semplice: non possiamo giocare insieme altrimenti dovrei litigarci sistematicamente e siccome il prossimo anno credo che per noi ci saranno ‘fiori d’arancio’ è meglio evitare ogni discussione.
Carlo Triglione e gli obiettivi futuri: quali traguardi poni davanti agli orizzonti futuri per quanto riguarda l’attività calcistica?
Non mi precludo niente, essendo un amante di questo meraviglioso sport. Mi auguro di poter fare ancora bene nelle stagioni a venire perché voglio ancora migliorare tanto. Cercherò, ripeto, di riposarmi in questi giorni per ripartire carico e motivato la prossima stagione e per il resto speriamo bene.