Il documento al vetriolo contro i socialisti è pronto. Si tratta solo di limare qualche frase. Ma è probabile che, in calce al comunicato stampa pesantissimo voluto da Luciano Lapenna, siano destinate a comparire le firme dei rappresentanti delle quattro forze politiche di maggioranza ancora fedeli al sindaco di Vasto.
Per il momento, scarne le dichiarazioni ufficiali: i più preferiscono aspettare. SI fanno accomodanti le parole di Luigi Marcello, uno dei dissidenti dello scorso Consiglio comunale, che non infierisce sul suo ex collega di partito, il dimissionario Luigi Masciulli: “Penso – dice Marcello – che, con la buona volontà di tutti, si possa ripartire e superare le incomprensioni, stilando un programma di fine mandato da realizzare in questo ultimo anno”. Chissà se stavolta verrà nominato assessore.
Quel che è certo è che in Giunta di assessore ce n’è uno di meno. Ieri, infatti, ha rassegnato le sue dimissioni Luigi Masciulli, che deteneva la delega all’Urbanistica e alla Pianificazione territoriale. Un problema serio, visto che i socialisti hanno tre consiglieri comunali e, con un rapporto di forza di 15-10 tra maggioranza e opposizione, una defezione del genere vuol dire che Lapenna non avrebbe più una maggioranza certa. E certo l’appoggio esterno annunciato nei giorni scorsi dagli stessi socialisti (“decideremo di volta in volta se votare a favore dei singoli provvedimenti proposti dall’amministrazione”) non è un appiglio sicuro negli ultimi 12 mesi di mandato. A meno che il sindaco non voglia andare avanti cercando ad ogni seduta una maggioranza in aula. E magari facendo affidamento sulle divisioni del centrodestra e, più in generale, sulle assenze tra i banchi delle opposizioni, in cui vedere poltrone vuote è ormai consuetudine delle sedute di Consiglio comunale.