È morto ieri, presso il San Pio da Pietrelcina di Vasto, il professor Carlo Marchesani, uomo di cultura, studioso, profondamente innamorato della sua Vasto di cui, attraverso le sue opere, ha contribuito a diffondere la storia. Il cortile della sua casa nel centro storico, a due passi dalla chiesa di Santa Maria Maggiore, era stato aperto al pubblico in occasione delle Giornate Fai di Primavera dello scorso anno, permettendo ai visitatori di provare quelle stesse emozioni di cui il professor Marchesani quotidianamente si nutriva.
Di quella casa racconta anche Francescopaolo D’Adamo nel ricordare Marchesani. “Oggi si è chiusa l’ultima casa del centro storico dove si respirava Cultura. E’ venuto a Mancare il Professor Carlo Marchesani. Carlo, come preferiva essere chiamato. Non dimenticherò mai le chiacchierate assieme a lui ed al Principe Francesco d’Avalos, suo fraterno amico. Le visite nella sua casa erano un tuffo nella storia ma anche nella simpatia. Col suo humor di altri tempi, con la battuta che non ti aspetti, con l’espressione sempre divertita, metteva a proprio agio i suoi ospiti, pur imbarazzati dalle vestigia dell’ambiente. Quando ero Assessore mi concesse alcune stanze per una mostra sui Rossetti, visitata anche da Vittorio Sgarbi. Vide esposta una pagina dell’ Avanti e mi disse che nemmeno Giuseppe Garibaldi avrebbe osato tanto in casa sua. Ultimamente era un po acciaccato ma ancora scriveva. La sua ultima pubblicazione è stata: Vasto e le sue strade, piccolo dizionario enciclopedico di toponomastica vastese”.
Tra gli ultimi lavori di Carlo Marchesani c’è da ricordare il libro su San Cesario Martire, scritto insieme a Pasquale Spadaccini, con la pubblicazione di documenti inediti per raccontare la storia del santo il cui corpo è conservato a Santa Maria Maggiore [l’articolo].
I funerali si svolgeranno a Santa Maria maggiore, oggi, domenica 19 aprile, alle 15.30.