Dai temi di portata locale, come dissesto idrogeologico e chiusura degli uffici postali, ai temi nazionali del reddito di cittadinanza, tanta la carne al fuoco per la manifestazione Parlamento in piazza, organizzata dal meetup Alto Vastese Vivo a Celenza sul Trigno con numerosi rappresentati, a tutti i livelli, del Movimento 5 Stelle. Presenti, infatti, gli attivisti locali, rappresentanti del Consiglio regionale del Molise (Antonio Federico e Patrizia Manzo), della Regione Abruzzo, con Pietro Smargiassi, e i rappresentanti del Senato Gianluca Castaldi, Elisa Bulgarelli, Alberto Airola e Luigi Gaetti. Presente anche Enrica Sabatini, consigliera comunale a Pescara e Nicola Di Michele, consigliere a Termoli. Ad ascoltarli e dibattere con loro, cittadini di Castiglione Messer Marino e Celenza sul Trigno, con relative rappresentanze delle rispettive amministrazioni comunali (Enzo Fangio per Castiglione, il sindaco Andrea Venosini, il vice sindaco Alessandra Di Iorio e gran parte dell’amministrazione comunale per Celenza sul Trigno).
Ad aprire l’incontro il saluto dell’attivista Claudio Spalletta, che ha ringraziato tutti per la partecipazione all’evento inserito tra la proiezione de La trattativa, di Sabina Guzzanti (qui l’articolo), e l’incontro previsto a San Salvo sull’Imu sui terreni agricoli. Spalletta ha anche ricordato della presenza dei banchetti informativi sia per la raccolta firme per l’indizione del referendum sull’Euro, sia per l’attività del Movimento al Parlamento Europeo.
A seguire, Antonio Federico e Patrizia Manzo hanno illustrato il lavoro svolto per la Regione Molise e le difficoltà incontrate, soprattutto a livello di Sanità, con il debito di 580 milioni di euro a cui la Regione sembra non saper far fronte. Illustrato anche il provvedimento nell’ambito della Banca della Terra del Molise, per il recupero e la redistribuzione delle terre incolte. L’intervento di Andrea Greco, attivista di Agnone, ha invece puntato il dito, nell’ambito delle problematiche sul dissesto idrogeologico, contro la gestione delle emergenze da parte dei partiti: “Dal dopoguerra ad oggi sono stati spesi 240 miliardi di euro per la gestione delle emergenze e sono morte oltre 3900 persone. Ormai l’emergenza è diventato il principale ramo d’azienda della criminalità“.
La parola è poi passata al consigliere regionale Pietro Smargiassi che ha ricordato le note vicende riguardanti le guardie mediche e i punti nascita; su quest’ultimo punto, duro l’attacco di Smargiassi: “È passata la nostra risoluzione per la difesa dei punti nascita, con i voti del centrodestra e di quattro ‘traditori’ del Pd; avevamo così pensato di essere riusciti a salvarli, ma D’Alfonso ha richiamato i quattro ‘traditori’ e gli ha fatto firmare un documento in cui si rimangiavano tutto. La democrazia non esiste, così vincono sempre loro”. Su Ombrina Mare, invece, il consigliere Smargiassi ha denunciato l’atteggiamento del governo regionale che, sia con il presidente D’Alfonso che con l’assessore all’Ambiente Mazzocca, prima si è detto favorevole alla risoluzione presentata dal M5S contro la petrolizzazione dell’Adriatico e poi hanno votato contro. Ombrina, quindi, si farà e sarà colpa del governo regionale“.
È toccato poi al senatore Gianluca Castaldi fare il punto della situazione rispetto alla riorganizzazione degli uffici postali avanzata da Poste Italiane: “Nella riunione di Lentella avevo chiesto ai sindaci di farmi avere delle relazioni con le criticità del territorio da presentare all’amministratore delegato Caio; ho aspettato 10 giorni, ma non ho ricevuto niente. Allora ho parlato con Caio, facendo presente le difficoltà infrastrutturali del territorio che non consento di razionalizzare gli uffici postali secondo le loro proposte e in sede regionale abbiamo presentato insieme alle altre forze politiche una risoluzione per costringere Poste Italiane a rivedere il piano. Intanto abbiamo ottenuto il risultato di far slittare l’attuazione del piano a giugno e di impegnare Caio a tenere conto delle indicazioni che arrivano dal territorio, a cui adesso tocca preparare delle efficaci relazioni, per far capire a Caio che il loro piano è inapplicabile”.
Per argomenti di portata nazionale, poi, sono intervenuti i senatori Alberto Airola, Luigi Gaetti ed Elisa Bulgarelli, i quali hanno portato all’attenzione dei cittadini presenti le questioni relative al decreto Sblocca Italia, ai tagli agli enti pubblici, le proposte relative al reddito di cittadinanza, microcredito, taglio Irap e abolizione di Equitalia.
Prima dell’apertura del dibattito, l’intervento della consigliera comunale di Pescara, Enrica Sabatini, che ha raccontato la vicenda della nomina di un giovanissimo assessore, figlia di un noto politico, come esemplare caso di “familismo” politico, un’accusa che le è costata una citazione in tribunale con relativa richiesta di 250mila euro di danni di immagine: “Questo è il loro modo di intimidirci e farci stare zitti, ma non ci facciamo spaventare”.
Infine spazio al dibattito, con il consigliere comunale di Castiglione Messer Marino, Enzo Fangio, che ha ricordato la drammatica situazione delle strade dell’entroterra vastese e il sindaco di Celenza, Andrea Venosini, che ha ringraziato gli amici del meetup Alto Vastese Vivo per l’iniziativa organizzata, “un importante momento di dialogo, confronto e crescita culturale”.
Terminato lo spazio degli interventi istituzionali, i rappresentanti del M5S si sono intrattenuti con attivisti e simpatizzanti.