Si chiama “Dai monti in città… una tipicità da tutelare” il progetto che Francesca Benedetto, Valeria Defilippis e Diego Menna, accompagnati dalla docente di scienze Rosa Lo Sasso, presenteranno dall’11 al 13 aprile a Milano, nella sede della Fast (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) in occasione della finale nazionale per il concorso I giovani e le scienze 2015. L’evento voluto da Commissione, Consiglio e Parlamento europei, giunto alla 27ª edizione, intende promuovere la cooperazione e l’interscambio tra gli studenti. È la vetrina annuale, organizzata dalla Fast, delle migliori scoperte scientifiche da parte di ragazze e ragazzi che hanno così l’opportunità di confrontarsi con colleghi con simili interessi ed attitudini. Attraverso la manifestazione, la Commissione cerca di valorizzare gli sforzi fatti in tutti i paesi che partecipano alla gara, ed invogliare i giovani ad intraprendere le carriere scientifiche.
A Milano i tre studenti del Mattioli si confronteranno con altri 28 gruppi di studenti italiani e 5 gruppi povenienti dall’estero e proporranno le loro ricerche che hanno al centro il prodotto tipico per eccellenza del territorio, la ventricina. Il lavoro dei tre allievi del Mattioli nasce da un percorso di educazione alimentare a cui l’intera classe IIIC sta partecipando da ben due anni. Già per le ultime edizioni del Festival della Scienza Ad/ventura I ragazzi si sono occupati di corretta alimentazione, di stili di vita alimentari, di pregiudizi e abitudini alimentari, di sprechi alimentari e di spesa consapevole. L’indagine ha comportato incontri con medici, nutrizionisti, esperti di gastronomia, interviste agli studenti del Liceo Mattioli, ai bambini delle scuole primarie, ai genitori. Nel corso dei mesi è emersa la consapevolezza della scarsa conoscenza da parte degli intervistati dei prodotti tipici del nostro territorio e delle tradizioni legate ad essi.
“Abbiamo scelto come argomento della nostra ricerca il prodotto principe nel panorama dei salumi italiani e che ben rappresenta la nostra terra: la ventricina – spiega la prof.ssa Lo Sasso -. Raramente un territorio ha un legame così forte con un prodotto come quello che unisce l’Alto Vastese alla ventricina, ma i giovani poco sanno di questo legame. La nostra indagine ci ha portati a contattare le aziende produttrici, ad incontrare ed intervistare i cultori della ventricina fatta in casa; siamo venuti a conoscenza dell’attività dell’Accademia della Ventricina, nata con lo scopo di tutelare la Ventricina del vastese, abbiamo analizzato studi relativi alle analisi dei parametri organolettici, chimico-fisici e microbiologici in collaborazione con il prof. Giampaolo Colavita dell’Università degli Studi del Molise. Essere stati selezionati tra i tanti progetti italiani che hanno partecipato al concorso ci riempie di gioia e ci stimola ancora di più ad approfondire il tema, a conoscere da vicino questa eccellenza gastronomica e le tradizioni correlate. Ma lo studio continua perché il progetto deve essere esposto a Milano, nella mostra organizzata da sabato 11 aprile a lunedì 13 aprile 2015 presso la sede Fast”.
Insieme alla docente e a uno dei loro genitori, Nicola Menna, i tre scienziati in erba hanno visitato diverse aziende della zona, tra cui Ventricina&Dintorni, di Michele Piccirilli a Roccaspinalveti, L’Accademia della Ventricina e Fattorie del Tratturo di Luigi Di Lello, nell’intento di conoscere sempre più non solo la scienza della ventricina, ma l’inestimabile patrimonio di tradizioni legato alla sua produzione artigianale.