Per dire no al Femminicidio. Ieri sera alle 19:00 una lunga ‘marcia silenziosa’ ha riempito le vie del centro vastese. A scendere in piazza oltre un centinaio di persone che, tenendo in mano le significative fiaccole accese, hanno manifestato la propria partecipazione alla lotta contro la violenza di genere. Partito da piazza Rossetti, il corteo ha proseguito il proprio cammino verso corso Italia, passando poi per via XXIV Maggio, via Cavour, Corso de Parma, via Adriatica, sino ad arrivare nella sede del centro DonnAttiva.
‘Questa marcia- ha raccontato la coordinatrice del centro Licia Zulli– non è stata programmata. Perché purtroppo si è aggiunta un’altra donna alle vittime di femmicidio, proprio a Vasto. Perché si parla di femminicio?- ha spiegato- Perché il termine identifica una morte avvenuta all’interno di una relazione, tra un uomo ed una donna. Non è avvenuta a causa di un furto, un’aggressione di altro genere. È avvenuta perché all’interno di una relazione di coppia è maturata e si è sviluppata un rapporto violento. Invito anche la stampa– ha proseguito- a fare una riflessione sull’utilizzo dei termini quando si scrivono gli articoli. Quando avvengono morti come queste non si tratta mai di raptus, di delitti passionali. Le storie delle donne che vengono da noi ci dicono esattamente il contrario. La violenza, in questi casi, diventa la modalità di risoluzione dei conflitti all’interno di una relazione e chi sceglie di risolvere i problemi di coppia in questa maniera ha scelto una strada. Un femminicidio è sempre il risultato di una spirale violenta che culmina con un atto di questo genere. Questo è importante dirlo e ribadirlo ed è importante che una comunità, come lo è la nostra, stia vicina alle vittime”.
Nella serata di ieri c’è stata grande partecipazione da parte di uomini e donne di ogni età, uniti nel silenzio, in quello stesso silenzio lasciato da chi ieri non poteva essere presente. E nello stesso silenzio, dopo un lungo applauso, si è conclusa la manifestazione.