Ore 21.00 – Si continua a lavorare senza sosta per liberare San Salvo marina dall’acqua e dal fango. Da questa mattina i Vigili del fuoco sono impegnati con le idrovore nel complesso residenziale La Luna. Oltre alle Nereidi, dove sono cinque le idrovore in funzione, i lavori di prosciugamento riguardano molti altri complessi residenziali della località balnerare. E, man mano che il livelo dell’acqua si abbassa, si può iniziare a rendersi conto degli ingenti danni provocati dall’esondazione del torrente Buonanotte. I Vigili del fuoco stanno impiegando diversi mezzi, arrivati anche dalle altre caserme del comando provinciale di Chieti e stanno impiegando molti uomini per riuscire a riportare la situazione alla normalità in tutte le zone allagate.
Ore 7.00 – A San Salvo Marina le attività non si fermano neanche di notte. Ci sono milioni di metri cubi d’acqua da portare via per liberare i complessi residenziali allagati a causa della piena del torrente Buonanotte [video]. Dopo aver completato le operazioni di evacuazione delle abitazioni attualemte occupate, circa un centinaio di persone portate via sulla pala meccanica [il video] la protezione civile ha avviato le operazioni di bonifica dell’area.
Da venerdì sono in funzione le idrovore che, giorno e notte, aspirano l’acqua che ha formato un vero e proprio lago in cui si trovani immersi palazzi e villette [il video]. Di notte lo scenario si fa ancora più impressionante, visto che in tutta la zona manca l’elettricità e non si sa quando verrà riattivata. Gli uomini della protezione civile Valtrigno, provenienti da diversi comuni, e Fir Cb San Vitale presidiano giorno e notte l’area, per verificare il corretto funzionamento delle quattro idrovore. Si lavora in uno scenario surreale, con questo lago di acqua e fango da cui spuntano le costruzioni illuminate solo dai fari dei mezzi di soccorso.
Ma si fanno controlli anche per prevenire eventuali furti negli appartamenti già normalmente bersagliati dai ladri. In questa situazione potrebbe essere facile per i malintenzionati intrufolarsi nei palazzi vuoti (anche se non si sa con certezza se tutti sono andati via) e mettere a segno i loro colpi.
Sull’allagamento della marina si è innescato anche un dibattito su più fronti. Il presidente del consiglio comunale Eugenio Spadano ha puntato il dito contro gli ambientalisti [l’articolo], suscitando le repliche di Agostino Monteferrante [l’articolo] e della associazioni ambientalistiche stesse [l’articolo].
“Speriamo che non torni la pioggia – commenta uno dei volontari di protezione civile -. Le idrovore stanno funzionando, il livello dell’acqua si è abbassato di molto ma ci sarà ancora da lavorare”. E poi fare la conta dei danni che, per garage e piani inferiori, saranno ingenti.