Giovanni Cioffi, Giuseppe Del Moro, Antonio Di Lena e Massimo Palandrani. Sono i quattro tenenti che aspirano all’incarico di comandante della polizia municipale di Vasto. Ma la selezione indetta dal Comune nasce già con una battaglia a colpi di carta bollata.
Secondo alcune sigle sindacali, infatti, così com’è stato concepito, l’avviso pubblico è nato con vizi formali e sostanziali. Che premiano la discrezionalità e mortificano la gerarchia.
I candidati – Quattro tenenti, in possesso dei requisiti richiesti, hanno risposto all’avviso pubblico: Giovanni Cioffi, Giuseppe Del Moro, Antonio Di Lena e Massimo Palandrani. Tra questi graduati, sebbene sub iudice, la commissione esaminatrice dovrà scegliere il nuovo responsabile del corpo dei vigili urbani. La selezione non prevede un colloquio con i candidati, ma solo l’esame documentale dei loro curricula: grado, anzianità di servizio e, inoltre, professionalità, competenza, esperienza acquisita e capacità nel gestire rapporti e situazioni. Essere laureati non è un requisito indispensabile nel bando pubblicato dal Comune e già finito nel mirino dei sindacati, secondo cui la posizione organizzativa conferita al comandante da un dirigente municipale sarebbe un’anomalia assoluta. Il Diccap, sindacato autonomo dei vigili, vuole un incontro col sindaco, Luciano Lapenna.
Stagionali – A fine febbraio è scaduto il contratto dei vigili stagionali. “Ormai sono indispensabili – osserva il tenente Palandrani – l’auspicio è che restino in servizio. Hanno acquisito professionalità ed esperienza e, oltretutto, potrebbero dare il cambio a chi, tra noi, da mesi non può godere di un giorno di ferie”. Sulla stessa linea il tenente Di Lena: “Il rinnovo del contratto? Dicono sia pronto, ma mi auguro non si tratti di un altro paio di mesi e basta. Quanto meno dovranno restare in servizio fino all’estate. Il periodo più caldo per il corpo dei vigili, in tutti i sensi”.