Ore 18,40 – Il Tribunale ha respinto le eccezioni preliminari presentate dagli avvocati difensori, disponendo di sanare per 10 imputati un difetto di notifica. Si tornerà in aula il 14 e 15 aprile.
Ore 16,30 – La corte è ancora in camera di consiglio. Da quanto si apprende, il rientro in aula è posticipato alle 17.
Ore 13,15 – Gli imputati del processo che inizia oggi scendono a 62 perché gli altri 19 hanno scelto il rito abbreviato. Nel corso dell’udienza, si sono costituite le parti civili: coloro che, in caso di condanna degli imputati, chiederanno il risarcimento dei danni. Il Tribunale, composto da Bruno Giangiacomo (presidente), Fabrizio Pasquale e Stefania Izzi (giudici a latere) ora deve decidere se accogliere o respingere le eccezioni sollevate preliminarmente dagli avvocati difensori: Marisa Berarducci, Angela Pennetta, Giovanni Cerella, Alessandro Orlando, Massimiliano Baccalà, Antonio Ottaviano, Elisa Pastorelli, Nicola e Agostino Chieffo, Raffaele Giacomucci, Fiorenzo Cieri, Arnaldo Tascione, e Antonella Mancini. I giudici sono in camera di consiglio. L’udienza non riprenderà prima delle 16.
Ore 9 – Nell’aula magna del palazzo di giustizia di Vasto stamani si tiene l’udienza del maxi processo riguardante l’operazione Adriatico. Gli imputati sono 81.
L’inchiesta – L’operazione Adriatico è scattata nella notte del 6 febbraio 2014, coinvolgendo tutto il centro-sud. Ottantaquattro gli indagati da parte dei Ros de L’Aquila, nell’ambito di una complessa attività che ha impegnato decine di militari dell’arma.
Nel Vastese gli uomini della Compagnia di Vasto hanno operato nei comuni di Vasto, San Salvo, Gissi e San Buono, insieme ai loro colleghi del Ros. Dalle 3 del mattino le auto dei carabinieri hanno percorso le vie di Vasto accompagnando gli arrestati nella Caserma di piazza dalla Chiesa e presso il carcere di Torre Sinello.
Secondo gli investigatori, l’organizzazione gestiva con modalità tipicamente mafiose caratterizzate dal sistematico ricorso alla violenza e alle intimidazioni, il controllo delle piazze di spaccio nell’area costiera abruzzese compresa tra Francavilla al Mare, Vasto, San Salvo e altri comuni del Chietino.
Nella provincia di Chieti sono state 31 le persone raggiunte da provvedimenti restrittivi: 18 custodie cautelari in carcere, 11 ai domiciliari e 2 obblighi di dimora. I reati contestati sono quelli dell’associazione finalizzata all’estorsione e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
I Ros e la magistratura inquirente ritengono di aver sgominato un pericoloso sodalizio di matrice camorristica diretto da esponenti di storici clan campani, come quello dei Vollaro. E sono proprio i legami del territorio con il clan della camorra ad essere finiti sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori, in un filone che ha rappresentato la prosecuzione dell’operazione Tramonto, che nel gennaio 2012 portò all’arresto di decine di persone; in quel caso, furono complessivamente 89 gli indagati.