Polemiche in corso a San Salvo, sul rinnovo dei consigli di amministrazione dei centri diurni anziani, che si terrano il 21 febbraio, per il quale era possibile iscriversi entro il 31 gennaio. Sull’ora, però, sembra non esserci accordo. Secondo il consigliere comunale di Ssd, Gabriele Marchese, che ha inviato una nota di protesta per presunte iscrizioni “fuori tempo massimo”, infatti, il termine ultimo era alle 16. Secondo quanto rettificato dal presidente della commissione Affari sociali, Fabio Raspa, il termine ultimo era invece mezzanotte. Da questo “equivoco”, le inevitabili polemiche.
Per Marchese, infatti, “la trasparenza e la legalità non albergano più nel Comune di San Salvo. È avvenuto un fatto grave. Il 21 febbraio si vota per il rinnovo dei consigli di amministrazione dei centri diurni anziani. Alle 16 di oggi (31 gennaio, ndr) vi era la scadenza per chi intendeva iscriversi ai centri e poter partecipare al voto. A quell’ora hanno chiuso le iscrizioni con gli ultimi nominativi alla presenza di alcuni testimoni. Dopo la chiusura delle iscrizioni – ha lamentato però il consigliere di Ssd – sono arrivati due assessori della giunta Magnacca con una lista di 27 persone che sono state inserite dalla responsabile della cooperativa come se nulla fosse. Tutto questo avveniva con la contrarietà di alcuni componenti dei centri anziani. È questa la trasparenza e la legalità che il sindaco sbandierava dall’opposizione? Come mai due assessori andavano raccogliendo le adesioni per i centri anziani? Con questa manovra vogliono far eleggere nei cda persone di loro fiducia, togliendo l’autonomia agli anziani di eleggere I propri rappresentanti? È questo il modo di governare la cosa pubblica da parte del centrodestra? Quanto accaduto è di una gravità inaudita, come gruppo consiliare di San Salvo Democratica investiremo le autorità competenti per il ripristino della correttezza e della legalità”.
Ma non solo, l’esponente del centrosinistra, lancia l’appello alla mobilitazione a tutti gli anziani che frequentano i centri diurni, “per respingere questa invasione da parte della maggioranza di centrodestra che dovrebbe attenersi alle leggi e avere maggiore rispetto nei vostri confronti”.
Pronta la risposta del presidente della commissione Affari sociali, Fabio Raspa, che respinge le accuse e contrattacca: “Ritengo gravissime e gratuite le affermazioni da parte del consigliere comunale Gabriele Marchese, fatte nella sua lettera di denuncia in relazione al tesseramento presso i due Centri Anziani di San Salvo. Mi sento in dovere di fare delle precisazioni sulle modalità e lo svolgimento con le quali sono avvenute le operazioni di iscrizione con la consegna dei moduli di adesione. Mi corre, altresì l’obbligo, di precisare che l’orario di chiusura era la mezzanotte del 31 gennaio 2015 e non le ore 16 come afferma erroneamente il consigliere Marchese, come del resto da me annunciato nel corso delle assemblea dei Centri Anziani Sparvieri di San Salvo e Labrozzi di San Salvo Marina, svoltesi lo scorso 15 gennaio. Come al solito – sostiene Raspa – il consigliere Marchese riempie i suoi scritti sbandierando correttezza e legalità. Non gli consento di mettere in dubbio il mio operato e soprattutto il corretto operato della Cooperativa che si preoccupa dei Centri Anziani di San Salvo. Farebbe bene il consigliere Marchese a partecipare alle riunioni del Cda e non ad abbandonare i Consigli comunali in cui si parlava degli anziani. Ma fatto ancor più grave è il comportamento del consigliere, nonché ex sindaco di questa città, che invita i soci dei circoli a mobilitarsi, alimentando polemiche sull’operato e la trasparenza mettendo in discussione le attività svolte”. Come precisato da Raspa, “le nuove iscrizioni sono state fatte per aggiungere e aggregare nuove presenze per il bene dei due Centri. Come al solito il consigliere Marchese vive di fantasie e fantasmi immaginando chissà quali scenari politici che nulla hanno a che fare con le due strutture a servizio degli anziani. Evidentemente nel periodo della sua gestione in qualità di sindaco usava mettere il cappello anche su queste cose. Voglio rassicurare Marchese e tutta la cittadinanza – conclude il presidente della commissione Affari sociali – che semmai dovessi ravvisare irregolarità o anomalie sulle nuove adesioni e sui rinnovi delle iscrizioni, sarà mia premura prendere provvedimenti adeguati al caso, così come farò per le attività del Centro svoltesi durante l’amministrazione Marchese che dovessero risultare anomale a seguito della Commissione di Inchiesta”.
Sulla questione è poi intervenuto anche l’assessore alle Politiche sociali, Maria Travaglini: “I ventisette cittadini oggetto del contendere avevano versato in congruo anticipo le quote d’iscrizione e fornito i dati personali per il tesseramento e chiesto la tessera stessa. All’operatrice incaricata è stato di fatto impedito di procedere alla mera registrazione dei dati. Venuta a conoscenza di quanto stava accadendo ho chiesto l’immediato inserimento dei nomi nei registri, nell’assoluto rispetto della legalità che ha sempre accompagnato e contraddistinto le mie azioni amministrative. […] Marchese ci invita ad avere ‘maggiore rispetto per gli anziani e all’osservanza delle leggi’ invitando gli anziani stessi a mobilitarsi per respingere l’invasione da parte della maggioranza: finalmente è uscito allo scoperto! Dal suo intervento si evince che non si vuole una libera autodeterminazione delle persone, una libera scelta degli anziani e una libertà di circolazione, come sarebbe giusto all’interno di una società democratica. Perché chiede agli anziani di mobilitarsi contro la maggioranza? Perché non rispetta le scelte degli anziani qualunque esse saranno? Perché vuol far diventare il Centro Anziani la sede di un partito politico che deve avversare la maggioranza: tutto ciò che è nuovo, sconosciuto e non influenzabile politicamente fa paura”.