Ore 14,40 – Alle urne si sono recati 254 avvocati, pari al 65,12% degli aventi diritto. La maggioranza dei legali del Foro di Vasto ha, dunque, scelto di dare fiducia all’unica lista presentatasi a questa tornata elettorale.
Tutti eletti, come era scontato, i nove candidati: Francesco Cerella, Giuseppe Ciccarelli, Cesare D’Annunzio, Antonella De Toma, Clementina De Virgiliis, Donatella Di Blasio, Gianfranco Iammarino, Vittorio Melone, Alessio Mucci. Giampaolo Di Marco e Rosalba Maselli saranno i rappresentanti presso la Camera di conciliazione.
Vittorio Melone verrà confermato presidente dell’Ordine degli avvocati di Vasto.
Vice presidente fino allo scorso mese di ottobre, il legale di origini campane era approdato a novembre al vertice del locale dell’organo di autogoverno dell’avvocatura, dopo che il suo predecessore, Nicola Artese, era entrato a far parte della delegazione dell’Oua, organismo unitario dell’avvocatura, per la Corte d’appello dell’Aquila.
Le votazioni – “Al termine del primo giorno di votazioni, sono stati circa 160 gli aventi diritto al voto che si sono recati ai seggi”, fa i conti Vittorio Melone, presidente uscente e ricandidato dell’Ordine forense di Vasto.
Avvocati chiamati a eleggere i nove componenti del nuovo Consiglio dell’Ordine, che rimarrà in carica per quattro anni. La durata del mandato coincide con la fine della proroga fino al 2018 accordata dal Parlamento ai Tribunali abruzzesi attraverso il decreto Milleproroghe. Secondo l’avvocato Corrado Squadrone, legale rapprsentante dell’Ape, associazione per la difesa dei diritti calpestati, dopo quella data non ci sarà spazio per un ripensamento da parte del Ministero della Giustizia: “Oggi – scrive a mo’ di necrologio sul suo profilo Facebook – si celebra il Funerale del Tribunale di Vasto, senza solennità, senza cerimonie. In appena 68 anni abbiamo dilapidato quanto sapientemente i nostri genitori avevano costruito per noi, con sacrificio e passione.
Se ne andrà in silenzio, come era arrivato. Tradito da chi non ci aveva e non ci ha mai creduto. Un altro pezzo di storia che Vasto perde, irrimediabilmente. Oggi è morta la speranza”.
Il voto – Alle urne sono chiamati “i 390 avvocati iscritti all’Ordine forense di Vasto”, spiega Melone. “Non hanno diritto di voto, invece, i praticanti, che sono circa una trentina”. Alle elezioni del 2012, il numero degli aventi diritto superava la soglia dei 400. “Il numero è sceso da 410 a 390 perché alcuni iscritti, visto l’obbligo di pagare circa 4mila euro l’anno alla Cassa forense, hanno deciso di cancellarsi perché non esercitavano più la professione. La recente riforma della Cassa forense introduce una differenziazione degli importi da versare all’istituto previdenziale degli avvocati in proporzione al reddito”.
In lizza c’è una sola lista. I candidati sono Francesco Cerella, Giuseppe Ciccarelli, Cesare D’Annunzio, Antonella De Toma, Clementina De Virgiliis, Donatella Di Blasio, Gianfranco Iammarino, Vittorio Melone, Alessio Mucci.
E sulle candidature unitarie scoppia la polemica. “Una sola lista con nove candidati su nove da eleggere”, attacca Squadrone. “Manco il fascio faceva tanto. Già, ma qui siamo allo sfascio. Totale”.