Com’era prevedibile, ha suscitato qualche perplessità la delibera n° 54 approvata dalla Giunta regionale martedì sera sugli interventi per il crollo che ha interessato il muro di contenimento della balconata dei Giardini napoletani di Palazzo d’Avalos. Se da un lato, infatti, il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ha salutato con favore l’atto anticipato al presidente durante il sopralluogo in via Porta Palazzo, di parere diverso è il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo.
Per Lapenna, infatti, “il presidente D’Alfonso ha trasformato le sue parole in una concreta realtà. Nel corso degli anni sono state numerose le sollecitazioni rivolte alla precedente Giunta regionale sullo stato di salute del Palazzo d’Avalos, più volte le nostre lettere e i nostri progetti di recupero, visibili ai cittadini presso gli uffici comunali, sono rimasti senza alcuna risposta e senza alcun riscontro. Oggi, invece, possiamo contare in una Regione amica della nostra città e la delibera n° 54 ne è una prova concreta. Continuiamo a lavorare con senso di responsabilità per un tempestivo ripristino dello stato dei luoghi così come per la messa in sicurezza di altre zone della città a forte rischio idrogeologico”.
Sull’altro fronte Febbo: “Il nulla più assoluto, una vera e propria presa in giro, se non per i fondelli; si producono solo chiacchiere con un atto meramente di indirizzo con zero euro stanziati e che si riduce a flebile propaganda politica. Si riassume così la delibera di Giunta n° 54 del 27 gennaio scorso, sponsorizzata dal presidente Luciano D’Alfonso e decantata dal sindaco Luciano Lapenna”. Per il consigliere regionale di Forza Italia, infatti, “leggendo il documento è evidente solo che vi è una consapevolezza da parte dell’Ente Regione del grave danno subito e di quelli che potranno accadere, ma non vi è nessuna traccia dei 700mila euro promessi, neanche di minime somme per i primi interventi di somma urgenza e/o per preliminari tecnici e, peggio ancora, nessun impegno per atto successivo, rimandando la competenza al dipartimento di competenza senza capire quale tra quelli regionali è coinvolto e quali uffici tecnici sono chiamati in causa”. In verità i 700mila euro erano stati indicati dagli uffici tecnici comunali, mentre D’Alfonso aveva precisato di attendere la stima del Genio Civile, che ha effettuato l’ispezione solo ieri mattina, quindi a delibera già firmata.
Ad ogni modo, per Febbo rimane il problema di fondo: “Come si può, vista l’emergenza e la situazione di pericolosità in cui versa una delle bellezze storiche di Vasto e d’Abruzzo, non stanziare immediatamente e con urgenza dei fondi specifici, anche minimali, in modo da mettere in sicurezza lo smottamento ancora in corso? Come al solito – è la conclusione di Febbo – D’Alfonso conferma la sua propensione a produrre velocemente spot, a fare demagogia e propaganda politica con la sua ingombrante presenza, visto che dopo la sua visita a Vasto si è recato anche a Castelguidone, anche qui senza dare risposte concrete e immediate di fronte a gravi situazioni territoriali scaturite da calamità naturali”.