Ore 14,00 – “Il diniego al cambio di destinazione d’uso è da intendersi come atto dovuto, mentre le assenze delle minoranze, ad eccezione del solo consigliere Della Porta, che si è astenuto, sono da intendersi come scelta demagogica e assoluto vuoto di proposte”. Arriva a pochi minuti dal voto la nota di commento del sindaco Luciano Lapenna che in aula ha ricordato anche come “in questi anni si sia portata avanti un’azione in campo urbanistico che ha bloccato una speculazione edilizia selvaggia a danno del territorio”.
Ore 13,30 – Si vota per appello nominale: 9 favorevoli, un contrario (Molino del Pd) e un astenuto (Della Porta). Nel Pd, al momento del voto, assente il segretario, Antonio Del Casale. Un’assenza che sta facendo nascere un caso politico nel partito.
Ore 13,25 – Nella parte finale del dibattito gli animi si surriscaldano. La minoranza non parteciperà al voto. La maggioranza, escluso Molino, voterà a favore della delibera e, quindi, contro il cambio di destinazione d’uso. Nel suo discorso, Lapenna rivendica l’operato della sua amministrazione nel settore urbanistico.
Ore 11,25 – “Voterò in difformità rispetto alla linea della maggioranza”, dichiara a Zonalocale.it Domenico Molino (Pd). “Tra poco prenderò la parola”. Il centrosinistra voterà contro la richiesta di cambio di destinazione d’uso. Molino farà il contrario.
Ore 11,15 – Il centrodestra verso la non partecipazione al voto. “Io non parteciperò al voto”, annuncia Antonio Monteodorisio (Forza Italia) parlando con Zonalocale.it. Stessa cosa farà Davide D’Alessandro (Indipendente), che in aula attacca: “Lapenna non è diverso dai suoi predecessori. È’ stato votato dai suoi predecessori”.
Ore 8,50 – E’ il giorno del Consiglio comunale che deve affrontare la spinosa questione del Molino Village di Vasto Marina. Spinosa perché preceduta da trattative tutt’altro che serene all’interno della maggioranza. A partire dalle 9 la seduta dell’assemblea civica.
La vigilia – Sel, Rifondazione comunista e Psi vincono il braccio di ferro nella maggioranza: lunedì in Consiglio comunale il centrosinistra porterà una delibera in cui viene respinta la richiesta di cambio di destinazione d’uso, da turistico a immobiliare, del Molino Village di Vasto Marina.
La decisione – La scelta è maturata nella riunione in cui, ieri pomeriggio, si sono ritrovati attorno a un tavolo i rappresentanti dello schieramento che sostiene l’amministrazione Lapenna. E il risultato dell’incontro è contenuto nella documentazione che, da stamani, è a disposizione dei consiglieri comunali. C’è, infatti, una proposta di delibera “di non approvare” la richiesta di “cambio di destinazione d’uso ad unità immobiliare” avanzata dalla società “Molino srl” e dai 37 “privati proprietari” degli appartamenti del complesso edilizio ubicato nella zona meridionale della riviera, tra la statale 16 e la pista ciclabile.
Con le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Paola Cianci (Rifondazione comunista) e Alessandro Cianci (Sel), l’ala sinistra della coalizione aveva avvertito pubblicamente gli alleati, annunciando il voto contrario in Consiglio comunale. La medesima scelta che, molto probabilmente, avrebbero compiuto i socialisti, anche se il loro capogruppo consiliare, Gabriele Barisano, aveva preferito non anticipare nulla in attesa del vertice di maggioranza. Un summit al termine del quale rimane ancora ignota la posizione ufficiale del Pd, in cui l’unico a schierarsi apertamente è stato Domenico Molino, sostenitore del sì, mentre il segretario cittadino dei democratici, Antonio Del Casale, aveva glissato in attesa di una mediazione che rimane difficile.
Possibile rinvio – E proprio per evitare imbarazzi e possibili spaccature tra i consiglieri dem, potrebbe arrivare dai banchi della maggioranza una richiesta di rinvio della discussione e, conseguentemente, del voto sulla questione, il che equivarrebbe a prendere tempo per cercare una ricucitura. Fermo restando che, di fronte a due diffide dell’impresa costruttrice, non si potrà rinviare sine die il voto in aula.
L’opposizione polemizza – Intanto, dopo aver letto la proposta di delibera presentata dal centrosinistra, l’opposizione spara ad alzo zero sugli avversari: Massimo Desiati (Progetto per Vasto) bolla la Giunta Lapenna e le forze politiche che la sostengono come “un’amministrazione ondivaga, che non è in grado di governare la città”. Ma, alla vigilia della seduta, le minoranze non hanno annunciato quale posizione sosterranno in aula.