Bastano le prime voci di corridoio a far tornare la tensione, in realtà mai sopita, tra amministrazione comunale e sindacato di polizia municipale Diccap, che ha inviato al sindaco Luciano Lapenna e al dirigente Vincenzo Marcello una lettera firmata da 17 tra ufficiali e agenti, nella quale si avanzano precise richieste rispetto al bando che dovrà individuare il nuovo comandante del Corpo, dopo l’indisponibilità del comandante Orlandino Carusi a ricoprire il ruolo anche per l’anno in corso.
Secondo queste voci di corridoio citate dal Diccap, “sebbene verrà emanato un prossimo avviso pubblico per il conferimento di Posizione organizzativa di responsabile del Corpo di polizia municipale di Vasto, vi sarebbe ormai orientamento dell’amministrazione di conferire tale incarico o ad una persona esterna al Corpo o ad alcuno tra gli ufficiali di Vasto che non possiede la laurea richiesta dalle vigenti norme di legge sul pubblico impiego, dai Ccnl ed anche dal regolamento del Corpo di P.M. agli artt. 25 e 26 (laurea in giurisprudenza o in scienze politiche o in scienze dell’amministrazione) per lo svolgimento delle funzioni di Comandante del Corpo, e che, per di più, sarebbe anche collocato tra le ultime posizioni della graduatoria degli ufficiali; graduatoria che, è bene ricordare, costituisce uno dei criteri disciplinanti l’ordinamento ed il rapporto gerarchico ai sensi dell’art. 19 del vigente reg.to del Corpo di Polizia Municipale”.
Per il sindacato, quindi, “le norme dunque sono chiare per ciò che riguarda lo svolgimento delle funzioni di comandante del Corpo P.M./Responsabile di P.O. e pertanto non possono essere sovvertite da alcun vecchio, carente, ed illegittimo accordo sindacale decentrato di livello locale che consentirebbe di attribuire le P.O. anche a chi non ha il titolo di studio di laurea, ma solo del diploma di scuole media superiore, e semmai ad un tale accordo si volesse dare qualche validità, esso potrebbe valere solo nel caso in cui in un determinato ufficio comunale non vi siano dipendenti muniti del titolo di studio di laurea, ma solo del diploma di scuola media superiore. A questo proposito – precisano dal sindacato – va detto che per quanto riguarda la posizione del comandante Carusi lo ‘strappo alla regola’ poteva, al limite, essere consentito in ragione di una ultratrentennale esperienza di servizio acquisita, nonché di indubbie capacità professionali dimostrate in questa lunga esperienza, e tenendo altresì conto del fatto che il comandante Carusi è comunque l’ufficiale più alto in grado nel Corpo P.M. di Vasto”.
Dal Diccap rigettano anche l’interpretazione secondo cui si potrebbe attribuire la posizione organizzativa in base alla “anzianità di servizio generale, ma non è affatto previsto dalle norme speciali del regolamento di P.M., il quale, invece, all’art. 19, prevede espressamente solo l’anzianità nella qualifica e nel grado, come uno dei criteri di gerarchia”.
Allo stesso modo, per il sindacato “non potrebbe mai farsi riferimento per il conferimento di P.O. a criteri di tipo ‘premiale’, come l’aver ottenuto buoni risultati in sede di ‘produttività individuale’ rispetto ad altri ufficiali, proprio perché i buoni risultati vengono per l’appunto già premiati con lo specifico istituto contrattuale della produttività individuale e non con attribuzioni di qualifiche, di gradi e di responsabilità di P.O”.
Insomma, “pur nella certezza che le suddette voci di corridoio siano infondate”, dal Diccap invitano l’amministrazione comunale “ad attenersi scrupolosamente al rispetto delle suddette normative, avvertendo comunque che, nel caso in cui le norme non dovessero essere rispettate si è pronti ad ogni forma di ricorso”.