Dopo le impressioni rilevate presso il centro storico di San Salvo sull’andamento dei saldi invernali (qui l’articolo), è toccato al centro antico di Vasto essere “testato” sullo stesso argomento.
Rispetto a San Salvo, a Vasto si respira un clima di moderato ottimismo: l’andamento generale risulta di sostanziale tenuta, rispetto all’anno scorso, anche se non mancano attività che lamentano cali, ma anche qualche “mosca bianca” che invece è in controtendenza e ha migliorato le “performance” rispetto all’anno scorso.
Questo l’andamento generale che conferma anche Marco Corvino, presidente del Consorzio Vasto in Centro: “Il commercio vastese sta tenendo, ma bisogna capire anche rispetto a cosa: sono 5 anni che purtroppo siamo attanagliati da una crisi che purtroppo si è riconfermata anche quest’anno”. Lo stesso presidente del Consorzio è preoccupato anche per il calo delle vendite del periodo natalizio: “È vero che i saldi stanno andando tutto sommato bene, soprattutto nella prima fase, ma è anche vero che probabilmente stiamo ‘recuperando’ il calo subito a Natale”, quindi – per semplificare – probabilmente molta gente sta effettuando acquisti che non ha fatto a Natale, nel periodo dei saldi. Lo si evince anche dal fatto che la buona partenza iniziale sta già sfumando. Non proprio un buon affare per le casse dei commercianti del centro storico. Il problema di fondo, quindi, rimane la riduzione della spesa media dei consumatori.
L’unico viatico, in attesa della ripresa della capacità di spesa da parte dei consumatori, rimane dunque la qualità dei prodotti offerti e la capacità attrattiva del centro storico; per quanto riguarda il primo punto, Corvino conferma che la tenuta delle vendite a Vasto deriva soprattutto dalla capacità delle imprese vastesi di puntare sulla qualità e nella differenziazione di prodotti rispetto a quanto venduto nei centri commerciali. Lo stesso presidente del Consorzio Vasto in Centro conferma anche l’importanza della capacità attrattiva del centro storico: “Le iniziative promosse, come ‘Fai un saldo in centro’ e ‘Le stelline della solidarietà’, fanno certamente bene al settore, così come le aperture in regime di straordinario. E certamente definire finalmente la questione dehors sarebbe altrettanto importante, anche rispetto alla concorrenza con i centri commerciali”.
Insomma, in attesa della fine della crisi, il centro storico chiede attenzione, iniziative e investimenti possibili, per giocare alla pari con i colossi della grande distribuzione.