“Chiodi mi ha chiamato e io ho accettato”. Paolo Palomba, ex consigliere regionale dell’Italia dei valori, entra nello staff di Gianni Chiodi, ex presidente della Regione Abruzzo, sconfitto da D’Alfonso alle elezioni 2014 e ora consigliere d’opposizione.
Nelle ore in cui la notizia si va diffondendo anche fuori da Palazzo dell’Emiciclo, Palomba non vuol sentir parlare di salto della quaglia. Secondo lui, nell’assunzione di questo incarico, non c’è un cambio di casacca: “Non sono iscritto a nessun partito”, tiene a precisare l’informatore scientifico nativo di Schiavi d’Abruzzo e residente a San Salvo. “Sono un semplice collaboratore di Gianni Chiodi”. Palomba, che era consigliere regionale del centrosinistra proprio quando Chiodi era presidente della Regione a capo di una coalizione di centrodestra, afferma che “quando ero consigliere, ero all’opposizione, ora sono tornato un semplice cittadino. Non mi sono proposto io. Chiodi mi ha chiamato e ho accettato”.
Palomba, classe 1955, nonostante la sua militanza nell’Idv, partito antiberlusconiano per antonomasia, dice che “non ho cambiato partito”. Il suo allontanamento dalla sinistra era già stato sancito con il passaggio dall’Idv di Antonio Di Pietro al Centro democratico di Bruno Tabacci, avvenuto nel gennaio 2013, quando in quel partito appena fondato Palomba si era candidato al Parlamento nella circoscrizione del Lazio, ma non era stato eletto. Si trattava, però, di un passaggio interno al centrosinistra. Ora, invece, fa notizia questo incarico in Forza Italia. Preceduto la scorsa primavera dalla mancata ricandidatura dello stesso Palomba alle elezioni regionali, in polemica con Luciano D’Alfonso.
Su un suo eventuale ritorno alla politica attiva, glissa: “Non so il futuro. Chiodi è un moderato, per me non è un problema collaborare con lui. Ho messo a disposizione la mia esperienza. In futuro, se dovessero chiamarmi, ad esempio, la Lega o il Pd, valuterò”. Più tardi precisa: “Quella sulla Lega e il Pd era una battuta”.