Anche le famiglie con persone disabili devono pagare la Tari. Col nuovo anno, la batosta arriva con le lettere che il Comune sta recapitando in questi giorni a casa dei vastesi. Missive e modelli unici di pagamento del saldo 2014 accompagnati dai soliti ritardi delle Poste, visto che il termine per il pagamento è scaduto il 31 dicembre.
La novità amara, già preceduta dalle polemiche in Consiglio comunale, è ora ufficiale: sparisce l’esenzione totale per le famiglie con almeno una persona affetta dal 100% di disabilità e viene sostituita con una detrazione del 30% sull’importo totale. “Ma per i nuclei familiari significa dover pagare una cifra che, a seconda dei casi, va dai 200 ai 300 euro”, protesta Paola Mucciconi, presidente locale dell’Anffas, associazione nazionale delle famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale.
E così la tassa sui rifiuti tocca a tutti. “Chi aveva la detrazione del 30% ora l’ha persa. E chi beneficiava dell’esenzione totale l’ha persa”, attacca Andrea Bischia, consigliere comunale di Progetto per Vasto. “In Consiglio comunale , amministrazione e maggioranza di centrosinistra ci hanno detto che, per quest’anno, dovranno pagare tutti, ma che verrà riconvocata la commissione Affari generali per rivedere il regolamento. Il Comune reperisce fondi tartassando famiglie gravate già da spese non indifferenti, come quelle per i medicinali o la riabilitazione”.
Nella maggioranza, intanto, si studiano le carte per verificare se la normativa nazionale sulla Tari lascia ai Comuni dei margini di discrezionalità che consentano le esenzioni per le famiglie svantaggiate. Se ne ridiscuterà in commissione Affari generali, il cui presidente, Elio Baccalà, preannuncia una risposta alle polemiche di queste ore.
Il fuoco della protesta divampa dopo che “in questi giorni diversi genitori si sono rivolti a me dopo aver ricevuto le lettere del municipio”, racconta Paola Mucciconi. “Di punto in bianco e senza neanche ascoltare le associazioni di categoria, si impone il pagamento totale di una tassa dalla quale fin dal 2001 le famiglie con persone disabili erano esenti. Siamo anche disposti a compartecipare alle spese, ma se ci vengono offerti servizi di qualità. Chiederemo chiarimenti al sindaco. Al più presto, se possibile già dal 7 gennaio”.
In un comunicato, l’amministrazione comunale conferma che per i disabili non c’è più l’esenzione totale: “Il nuovo provvedimento elaborato dalla Commissione ed approvato dal Consiglio comunale prevede la riduzione della Tari per un importo pari al 30% per tutti i nuclei familiari che hanno a carico un invalido al 100%; per tutte le case e i locali occupati da persone ultra 65enni, da sole o in coppia; per i cittadini iscritti all’Aire; per tutti i locali commerciali e le attività produttive stagionali; per tutte le associazioni e gli enti che operano in città senza fini di lucro (riduzione questa non prevista nel vecchio provvedimento)”.
Il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, si dichiara “molto soddisfatto del provvedimento”, perché “siamo riusciti ad ampliare le fasce di cittadini che usufruiscono dei vantaggi fiscali relativi alla Tari e confermare le stesse riduzioni pari al 30% a chi già ne usufruiva. Inoltre, compatibilmente con le previsioni del bilancio 2015, lavoreremo per ampliare maggiormente le fasce sociali destinatarie delle riduzioni, il tutto in una logica di solidarietà e attenzione verso i cittadini e le famiglie più bisognose”.