Trentatrè anni di servizio in cui ha vissuto l’esperienza della seconda guerra mondiale e quella della prigionia. Oggi, insieme al presidente del Senato Pietro Grasso, è stato il vice brigadiere a riposo Gaetano Umberto Di Mucci a scoprire il monumento dedicato all’Arma realizzato dallo scultore Giuseppe Colangelo. Accompagnato dal presidente della sezione vastese dell’Associazione Nazionale Carabinieri, luogotenente Adriano Barattucci, Di Mucci ha tirato via dall’alta scultura in pietra il drappo tricolore tra gli applausi dei presenti. La sua presenza al fianco di Grasso è stata il riconoscimento all’attività svolta come carabiniere e alla sezione vastese dell’associazione che, nel lontano 1975, ha fondato.
Nato a Massafra, provincia di Taranto, nel 1920, Di Mucci si è arruolato nell’Arma dei Carabinieri Reali nel 1942 e, dopo l’addestramento presso la scuola di Bari, è stato trasferito alla Stazione di Mazara del Vallo. Nello stesso anno venne chiamato a far parte della Campagna di Grecia, durante la seconda guerra mondiale. Dopo l’armistizio, proclamato da Badoglio l’8 settembre del 1943, Di Mucci venne fatto prigioniero dalle truppe tedesche e inviato a Buchewald e poi a Norimberga, dove rimase fino alla liberazione nel 1945.
Dopo il rientro in Italia fu in servizio presso il comando Legione carabinieri di Milano e poi presso la stazione di Tremosine sul Garda (Brescia). Nel 1950 il trasferimento presso il Comando Legione carabinieri di Chieti. Nei 25 anni in Abruzzo il vice brigadiere di Mucci ha prestato servizio a Schiavi d’Abruzzo, Raiano, Colonnella, Civitaquana e San Buono, dove è rimasto fino al suo congedo nel 1975. Due anni dopo, insieme ad altri carabinieri in congedo, è stato fondatore della sezione di Vasto dell’ANC di cui oggi è socio decano.