“I risultati del nostro lavoro sono sotto gli occhi di tutti. Sette anni fa, abbiamo presentato un progetto per la gestione dello sportello Informagiovani. All’epoca il servizio era inesistente. Il Comune ndi Vasto ha risposto positivamente alla nostra proposta e abbiamo avviato l’attività. Gli utenti mostrano di gradire i servizi offerti”. Così Lino Salvatorelli, presidente dell’Arci di Vasto, replica alle polemiche sollevate da Marco di Michele Marisi, responsabile di Giovani in movimento, l’associazione dei giovani di centrodestra.
“Nel corso del 2014 – ricorda Salvatorelli – abbiamo realizzato sei laboratori per il Progetto giovani del Comune di Vasto, Si tratta di attività svolte sia nelle scuole che nel centro giovanile non solo dall’Arci, ma complessivamente da cinque enti. Il tutto rientra in un progetto d’insieme presentato al Comune cinque anni fa da tre associazioni consorziate, compresa la nostra, che si sono affiancate a un’altra associazione, L’Officina dei sogni. Poi il Comune ha incaricato la Cooperatica del sorriso ai fini del coordinamento delle attività. Abbiamo realizzato laboratori anche durante l’amministrazione di centrodestra guidata da Giuseppe Tagliente. Siamo una struttura progettuale: l’amministrazione comunale ha accolto il 20-30% dei progetti da noi presentati. Parliamo, tra l’altro, di cifre che rientrano ampiamente nel limiti entro i quali la legge consente l’affidamento diretto. Quando altri gestivano queste attività, noi collaboravamo gratuitamente. Oggi siamo noi a gestirli, ma non troviamo altri sodalizi disposti a collaborare”.
La controreplica – “Ma quali risultati? Sotto gli occhi di tutti c’è il nulla cosmico”, ribatte di Michele Marisi. “Gli unici frutti della gestione dello sportello Informagiovani e di un laboratorio all’interno del Progetto Giovani del Comune di Vasto, sono i soldi che l’Arci incassa. Niente che coinvolga le giovani generazioni della città, ma solo un utilizzo strumentale di servizi comunali. Quanto alle procedure di affidamento diretto da parte del Comune di Vasto, è dal 2006 che questa storia va avanti. Certo che l’amministrazione si tiene nei limiti economici che la legge prevede affinché non sia necessario il bando pubblico. Tant’è che, per evitare di fare una gara, affida la gestione di anno in anno, altrimenti la soglia sarebbe evidentemente oltre il consentito dalla legge per procedere ad un incarico diretto”.