Nelle prime giornate di campionato ha già fatto vedere un ampio repertorio delle sue caratteristiche. Ilaria Altieri, 27 anni, da questa stagione difende la porta dell’Audax Palmoli. Con lei le Panthers possono stare tranquille, perchè le avversarie non avranno vita facile per andare in gol. Il suo è un lungo percorso che l’ha portata a giocare anche in serie A. L’abbiamo intervistata alla vigilia della sfida casalinga dell’Audax Palmoli contro il Napoli.
State vivendo un momento positivo con l’Audax. Te lo saresti aspettato?
Stiamo vivendo un ottimo momento. A dire la verità è inaspettato visto che siamo una squadra neopromossa, con ragazze giovani e con poca esperienza di militanza in questa categoria. Per me è un orgoglio poter giocare in questa squadra e ho tanta voglia di far bene.
Come hai iniziato a giocare a calcio?
Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 5-6 anni con i miei cugini e i miei amici giocando spesso a “porta americana” in piazzetta. Ero piccolina ma mi facevo strada con tanta voglia di dimostrare che ero più forte di loro. Crescendo con loro le esigenze cambiavano, il ruolo più brutto è sempre stato quello del portiere e puntualmente mi chiamavano per giocare in porta. Ma io ero fiera di giocare con loro che erano già grandicelli, era una sfida continua. Quando avevo 13 anni mi vide l’allenatore dell’Isernia Donna e mi chiese di andare a giocare. Ero felicissima di poter giocare in una vera squadra e di poter finalmente indossare una vera maglia.
Perchè hai scelto di giocare in porta?
Questo ruolo non l’ho scelto io dato che amavo fare l’attaccante, ma era un segno del destino. Gli amici e miei cugini mi misero in porta perché era un ruolo che nessuno voleva avere mai. Da lì scoprii un mondo nuovo, vidi che ero portata, che parare mi dava soddisfazioni e che, sola contro tutti, ero io a decidere le sorti della mia squadra. Questo è un ruolo adrenalinico, emozionante e di responsabilità.
Il tuo è un ruolo molto importante. Avverti questa pressione?
Ero pronta e nata per questo ruolo. È un ruolo di responsabilità, tutti restano con il fiato sospeso nel momento in cui l’attaccante è in prossimità della porta, tutti si affidano a te. Le sorti della vittoria o di una sconfitta della tua squadra possono essere nelle tue mani. Amo correre questo rischio e mettermi alla prova ogni domenica. È un ruolo faticoso e di concentrazione. Spesso le altre ragazze mi dicono “beata te che non corri”, senza sapere che alla fine di ogni partita ho un crollo. Servono abilità e nervi saldi.
Quali sono state le tue esperienze prima di arrivare all’Audax?
Dopo il primo anno di serie C con l’Isernia Donna, in cui feci anche parte della rappresentativa molisana, l’anno successivo passai al Bojano, in serie B nazionale. Quel campionato lo vincemmo inaspettatamente e così arrivò la serie A2. Un’esperienza fantastica e che non avrei mai pensato di poter vivere anche perchè vincemmo anche quel campionato di A2 e salimmo in serie A. Un vero e proprio sogno. Nella stagione 2005/2006 ho avuto l’onore di giocare contro calciatrici di alto livello come la Panico, che ad oggi è il simbolo del calcio femminile italiano, la Gabbiadini, Tatiana Zorri, Piera Maglio e tante altre. Giocando titolare ho avuto l’opportunità di vivere esperienze irripetibili. Dopo l’anno in serie A con i Monti del Matese (Bojano), la società purtroppo fallì. Io fui chiamata dalla Torres, ma rifiutai per proseguire i miei studi e per la famiglia, scegliendo di tornare in B con il Campobasso. Lì sono stata 4 anni, con l’ACF Campobasso, esperienza altrettanto bella in un clima da famiglia. Purtroppo fallì anche il Campobasso e allora passai a Cassino, in serie B con il Caira Calcio Femminile. L’estate scorsa è arrivata la chiamata del presidente Angelica Nero per giocare con la neopromossa Audax Palmoli. Per me è stata una nuova sfida che ho accettato per mettermi alla prova ancora una volta.
Come riesci a conciliare i tuoi studi con il calcio?
Ho una laurea in Scienze motorie e ne sto prendendo un’altra in tecnico di radiologia alla Neuromed. È molto faticoso conciliare le due cose, vorrei allenarmi di più, ma con i corsi e il tirocinio posso allenarmi solo un giorno a settima e come tutti ben sappiamo questo ruolo va preparato bene. Il mio rammarico è dovuto a questo perché vorrei essere ancor più preparata ogni domenica e dare il meglio.
Quali sono i portieri che apprezzi di più?
In campo maschile il mio grande idolo è Angelo Peruzzi (Roma, Juve, Lazio e nazionale italiana), un concentrato di esplosività. Lo seguivo attentamente in ogni allenamento e partita. Oggi Buffon, anche se sta perdendo colpi, e Sirigu, sono grandi portieri, calcisticamente perfetti. Nel femminile c’è Chiara Marchitelli, in serie A con il Brescia, che sta disputando un buon campionato ed è una ragazza in gamba.
Come ti trovi a lavorare con il preparatore dei portieri dell’Audax?
Devo ringraziare il mio preparatore, Paolo De Luca, per aver dato la sua disponibilità ad accompagnarmi in questo cammino insieme. Facciamo una bella squadra, lui è un grande motivatore. Lavoriamo tanto sia tecnicamente che mentalmente e non possiamo far altro che aspettarci grandi cose.
Qual è la maggior soddisfazione per chi gioca nel tuo ruolo?
Si pensa che la maggior soddisfazione per un portiere sia parare un rigore. Io dico non solo, perchè anche fare una bella parata e salvare il risultato, contribuire alla vittoria della squadra difendendo il risultato, contribuire alla vittoria con una parata spettacolare ma anche con una semplice uscita. Sono tutte cose che regalano soddisfazioni.
Domenica con il Napoli sarà una partita difficile. Come vi preparerete?
Sarà una partita durissima, purtroppo più andiamo avanti e più ci troveremo ad affrontare squadre di grosso calibro e con esperienza nella categoria. Il Napoli è una squadra giovane, rapida e determinata. Ci prepareremo al meglio e aumenteremo il ritmo in campo. La vittoria di domenica ci ha caricate e siamo pronte e determinate, nessuno ci fa paura. Siamo concentrate e i risultati arriveranno.
La 7ª giornata
Apulia Trani – Domina Neapolis
Audax Palmoli – Napoli (domenica ore 14.30)
Centro Ester – Chieti
Catania – Ludos
Nebrodi – Real Marsico
Lazio – Acese
Salento W.S. – Roma
La classifica: 16 Roma, Acese; 12 Napoli, Chieti; 11 Audax Palmoli; 10 Domina Neapolis, Lazio;9 Ludos; 7 Catania, Nebrodi; 4 Real Marsico; 2 Centro Ester; 1 Salento Women Soccer, Apulia Trani.
Le interviste all’Audax Palmoli: Francesco e Angelica Nero (l’articolo), mister Nicola Di Santo (l’articolo), Morena Bolognese (l’articolo), Maria Laura Montelli (l’articolo), Jessica Cravero (l’articolo).