Scultore, pittore, corrispondente per Il Messaggero, amante della cucina vastese e più in generale un artista nell’animo e nella quotidianità. Ennio Minerva, nato ad Agropoli ma successivamente diventato vastese a tutti gli effetti, studente presso dell’Accademia di Belle Arti di Firenze prima, poi insegnante di disegno in molte scuole del vastese, ha collezionato durante tutta la sua attività artistica numerosissime opere, molte di queste presenti ancora oggi in tante case, chiese, scuole ed edifici del territorio e nel mondo. All’età di ventitre anni approda e partecipa alla prima edizione del Premio Vasto d’Arte Contemporanea. È il 1959 e Minerva prima della rassegna vastese aveva già esposto le proprie opere a Oslo e Nantes. Viene considerato una promessa da affiancare a pittori più grandi di lui e già affermati come Nicola Galante e Carlo d’Aloiso da Vasto. Poi per lui, oltre alla partecipazione nelle varie mostre italiane – tra tutte quelle di Verona del 1963- c’è la “Petite Galerie” presso i portici di Corso Nuova Italia, una sorta di circolo culturale nel quale i pittori della città- negli anni sessanta- potevano esporre in maniera permanente le proprie opere. Insieme a lui ci sono Nicola Galante, Luigi Martella, Filandro Lattanzio, Michele Fiore, Saverio Della Guardia, Franco Paolantonio, Lucia Borghi Perrozzi ma soprattutto c’è il “Pirata degli Artisti” ovvero Lello Martone, ideatore e organizzatore del circolo.
Una lunga vita artistica la sua terminata il 3 gennaio del 2010, ma ancora viva nelle sue opere. Con la curiosità su un personaggio meritevole di un approfondimento maggiore, ci siamo imbattuti nelle sue opere, nei racconti e nelle testimonianze di chi lo ha conosciuto e apprezzato durante il suo cammino artistico, andando a ritrovare e immortalare molti dei suoi lavori sparsi nel vastese. Dal suo grande rapporto di amicizia con Don Camillo Gentile al ricordo lontano della rassegna del 1959 riemerso grazie al racconto di Giuseppe Catania, giornalista vastese all’epoca molto vicino ai pittori contemporanei della zona o di Peppino Forte, che con Minerva condivise tanti anni nel giornalismo. Le parole dei figli, Vito e Sandra, della moglie Rachele, la testimonianza di Paolo Alessandrini, pescatore e amico fedele del pittore vastese e i suoi figli Pierluigi e Annamaria, alunni dell’Ennio Professore. Fino ad arrivare a Gianfranco Bonacci, collezionista d’arte che ha la fortuna di avere presso la propria Galleria Arcadia numerosi quadri di Minerva e che a dicembre allestirà una prima mostra dedicata ad alcune delle tantissime opere dell’artista in questione. “Aspettando Minerva” il titolo della mostra che dal prossimo mese avrà inizio e che sarà solo un primo incipit per una futura mostra completa dedicata ad Ennio.
Zonalocale racconta… Ennio Minerva
A cura di Silvio Laccetti – montaggio di Giuseppe Di Renzo