Mezzo chilo di droga sequestrata, tra cocaina ed eroina, e due persone arrestate. È il bilancio dell’operazione conclusa dagli uomini del Commissariato di Vasto, diretti dal vice questore Alessandro Di Blasio. Gli agenti di polizia avevano da tempo messo nel mirino i movimenti di un’autovettura, una Ford Focus grigia, utilizzata dai componenti di una famiglia di etnia rom per effettuare le consegne di sostanze stupefacenti. Dopo pedinamenti e controlli da parte della squadra anticrimine e delle pattuglie della volante, sono riusciti a fermare due persone, arrestate con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
La Polizia, simulando un normale controllo stradale, ha fermato l’auto su cui viaggiavano le due donne. La guidatrice non aveva droga con sè, mentre corso della perquisizione personale effettuata in Commissariato è stato rinvenuto l’involucro contenente l’eroina che Donatella Bevilacqua, già nota alle forze dell’ordine, aveva nascosto negli slip. Altra droga è stata trovata nell’abitazione di via Martiri della Violenza, nascosta tra i detersivi riposti in un armadio situato sul balcone: c’erano 200 grammi di eroina e 101 di cocaina. Qui gli agenti hanno trovato Rocco Bevilacqua, che era al letto. Agli investigatori ha dichiarato di non sentirsi bene. Anche a lui gli agenti hanno trovato droga negli slip e, per questo, lo hanno tratto in arresto. La perquisizione ha consentito di sequestrare ancora 150 grammi di cocaina, altri 11,9 grammi suddivisi in 10 dosi, poi 40 grammi di eroina, due bilancini di precisione e 400 euro in contanti.
La polizia ha sequestrato complessivamente mezzo chilo tra cocaina ed eroina, “del valore di 40-50mila euro, con un ricarico che era più del doppio rispetto al valore iniziale dello stupefacente, da noi calcolato in circa 20mila euro”, spiega il vice questore Alessandro Di Blasio, dirigente del Commissariato di via Bachelet. “Si è trattato – racconta l’ufficiale di pubblica sicurezza – di un blitz veloce, nel quale non abbiamo trovato somme rilevanti , da cui deduciamo che la droga era appena arrivata e non era stata ancora smerciata. Era destinata a piccoli spacciatori”,
La donna si trova ora nel carcere femminile di Chieti, l’uomo nel penitenziario di Torre Sinello, a Vasto. Le indagini della polizia, coordinate proseguiranno per ricostruire i percorsi della droga in arrivo in città.