Angelo Giancola, da questa stagione presidente del Comitato Regionale Arbitri Abruzzo, dopo le polemiche delle scorse settimane, interviene sui casi arbitrali relativi ad alcune partite di Vastese e Vasto Marina.
L’ex arbitro vastese ha parlato anche della discussa partita di Promozione tra San Gregorio e Pontevomano, durante la quale, con gli ospiti avanti 4-2 a 15 minuti dal termine, sulla strada che costeggia il campo sportivo una donna e sua figlia sono state investite da un’auto. La piccola è deceduta, mentre la madre è in coma. La gara è andata avanti, bisognava proseguire per forza? In molti si sono espressi, tante le polemiche. Il presidente degli arbitri abruzzesi chiarisce la vicenda e spiega il perchè l’arbitro, anche in una situazione così drammatica, ha dovuto attenersi al regolamento.
Sono state due settimane con varie polemiche, soprattutto l’ultima, dopo il dramma di San Gregorio.
Per molti, addetti ai lavori e non, è stata una settimana difficile, per me e per la classe arbitrale assolutamente no. Tutto il Cra Abruzzo esprime la propria vicinanza alla famiglia della piccola e alla madre che ci auguriamo ce la possa fare. Purtroppo, nonostante l’enorme dramma di questa situazione, è da lunedì che si millanta la conoscenza del regolamento, con attacchi al direttore di gara reo di non aver sospeso la gara. Deve essere ben chiaro che l’arbitro non ha nessuna facoltà di sospendere una partita, a maggior ragione per episodi che avvengono fuori dal campo. Nella tragicità dell’evento di San Gregorio l’arbitro non lo ha fatto in quanto l’unico autorizzato a farlo è il responsabile dell’ordine pubblico, presente in quella occasione, così come lo è su tutti i campi, dalla Terza Categoria alla Serie A.
E’ giusto che nemmeno la coscienza personale del direttore di gara possa nulla davanti ad un episodio così grave?
Qualora entrambe le squadre avessero chiesto la sospensione della partita l’arbitro era autorizzato a fermare la gara, ma in quel caso una voleva fermarsi e l’altra no. Quindi coloro che non sono addetti ai lavori e che hanno dimostrato chiaramente di non conoscere le regole, è bene che stiano in silenzio, anche per rispetto di quanto accaduto, invece di dire stupidaggini per farsi pubblicità ed avere spazio sui mezzi di comunicazione. Dispiace molto, ma purtroppo le regole sono queste e vanno rispettate. Siamo a completa disposizione per farle cambiare perché è ovvio che continuare a giocare in determinate situazioni non sia possibile.
Le lamentele ci sono da sempre, come pensa di ridurle?
Sicuramente nelle prime giornate c’è stata qualche sbavatura fisiologica, esattamente come alcune sbavature sono state fatte dalle squadre e dalle società. Quando le polemiche hanno un fine costruttivo noi siamo i primi ad essere a disposizione per eventuali chiarimenti sugli episodi. Mi fa piacere che dall’inizio della stagione ho avuto modo di chiarire con quattro società di Seconda Categoria, una di Promozione e due di Eccellenza. Ci siamo confrontati su alcune situazioni che a loro dire erano dubbiose. Parlare aiuta le società e la classe arbitrale a costruire qualcosa di importante.
Anche Vastese e Vasto Marina lamentano alcuni torti, in particolare nelle gare Acqua&Sapone-Vastese, Vasto Marina-Angolana e Capistrello-Vastese.
Nel primo caso possiamo parlare di tutto e niente, con calciatori che già ammoniti spingono un avversario facendolo cadere a terra, con la squadra stessa che era in inferiorità numerica dopo la giusta espulsione del portiere per condotta gravemente sleale. Non sono problemi dell’arbitro questi, non parliamo di buonsenso perché in questo caso non esiste.
Nel secondo caso, quello dell’espulsione per doppio giallo di Kamara che non aveva indossato i parastinchi, c’è stato uno sbaglio da noi riconosciuto.
Nel terzo, quello di Capistrello, che ha scatenato più polemiche, rimango del parere che le immagini purtroppo non danno certezza come invece più di un dirigente continua a ripetere, parlando di errore arbitrale. In quella occasione ero presente al campo, dire che era fuorigioco certo e che il pallone non era entrato in porta è pura follia in quanto sia dal campo, sia dalle immagini televisive, entrambi gli episodi non si vedono chiaramente. Il dubbio è forte e resta sicuramente, come non sono invece dubbie le espulsioni di Napolitano e D’Ambrosio, entrambe corrette.
Oltre ad ammettere gli errori, cosa che vi fa sicuramente onore, quali provvedimenti prenderà?
Con tutti gli arbitri di Eccellenza e Promozione ogni mese visioniamo i filmati delle gare e analizziamo gli errori con l’obiettivo di crescere e migliorare. Quando ci troviamo davanti a degli errori sicuramente vogliamo far capire all’arbitro da dove nasce l’errore e metterlo a riparo da critiche e strumentalizzazioni. Di solito un riposo fisiologico è necessario per recuperare psicologicamente.
L’arbitro come vive una situazione del genere?
Gli errori compromettono la carriera di un arbitro, che vi assicuro non guadagna somme elevate, soprattutto in queste categorie, oltre a ripercuotersi sulla stagione di una squadra. Bisogna sapere che quando un fischietto sbaglia è il primo a rimanerci male perché l’errore può risultare determinante non solo per il prosieguo del campionato di una squadra ma soprattutto per la classifica finale che stabilisce il passaggio nella categoria superiore dell’arbitro.
Nel proprio inconscio un arbitro può essere condizionato nel voler dimostrare di non favorire le squadre della città del designatore?
Questa è pura fantasia, chi pensa una cosa del genere si deve solo vergognare. Tecnicamente l’arbitro può sbagliare, ma dal punto di vista comportamentale assolutamente no. Il mio obiettivo, da quando sono diventato presidente del Cra, è quello di formare ulteriormente il carattere di questi ragazzi per portarli a traguardi come quelli dove sono arrivato io.
Cosa c’è da migliorare nella classe arbitrale abruzzese?
Gli errori ci saranno sempre, come sempre ci saranno quelli dei calciatori, degli allenatori e delle società, è la storia del calcio che lo insegna. L’obiettivo è quello di sbagliare il meno possibile. Come? Migliorando sempre di più i comportamenti, la preparazione atletica e soprattutto studiando quotidianamente il regolamento.
E’ favorevole all’utilizzo della moviola in campo?
Tutti gli arbitri sono favorevoli, sarebbe di grande aiuto, ma non dipende da noi, al momento ci adattiamo alle regole che ci sono. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, serve maggiore concretezza.
Si aspettava un inizio così turbolento?
Era quello che mi aspettavo, conoscendo e seguendo settimanalmente gare di Eccellenza e Promozione mi aspettavo questo equilibrio e le relative polemiche. Quello che invece non mi aspettavo è che dal 7 settembre a lamentarsi sono sempre le stesse persone che, guarda caso, sono quelle che si lamentavano in alcuni momenti delle passate stagioni.