E’ Rocco Pugliese Eerola il nuovo direttore artistico del Teatro Rossetti di Vasto. Cinquantuno anni, nato a Helsinki e residente in provincia di Viterbo, regista e scenografo che ha lavorato per numerosi teatri in Italia e all’estero (leggi il curriculum sul suo sito personale), Pugliese Eerola ha superato la concorrenza degli altri 4 ammessi al colloquio.
Il concorso – In 17 avevano presentato i loro curricula. La commissione esaminatrice, presieduta dal dirigente del settore Cultura del Comune di Vasto, Lino D’Annunzio, e composta da Marco Della Sciucca, ordinario di composizione presso il Conservatorio dell’Aquila, e Simone Palmieri, docente di teoria dell’armonia al Conservatorio di Pescara, aveva compiuto una prima scrematura l’8 agosto, giorno in cui, in base ai curricula presentati dagli aspiranti direttori, 12 candidati sono stati esclusi.
Il 9 settembre scorso le prove orali, dalle quali è risultato preventivamente escluso il direttore uscente del Rossetti, Raffaele Bellafronte. Motivo: una condanna penale per ingiurie. Ma il verdetto della commissione esaminatrice è sub iudice, visto che Bellafronte ha presentato ricorso al Tar. Nella documentazione con cui chiede ai giudici amministrativi la sospensiva e la riammissione al concorso, il compositore vastese chiede ai magistrati di verificare se il vincitore risulti avere il requisito dell’esperienza pluriennale nella direzione artistica di un teatro, come richiesto dal bando di concorso, ma anche se sia possibile escludere un concorrente perché condannato per ingiurie e non per un reato contro la pubblica amministrazione, come invece prevede la legge Severino.
D’Alessandro soddisfatto – “Esprimo grande soddisfazione per la battaglia condotta per assicurare al Teatro Rossetti un nuovo direttore artistico. La speranza è che teatro e musica possano tornare insieme già dalla nuova stagione per allietare i cittadini vastesi. Non è inutile fare il consigliere comunale”, commenta Davide D’Alessandro, consigliere comunale indipendente, che nei mesi scorsi aveva fortemente polemizzato con l’amministrazione Lapenna sulla gestione del piccolo gioiello della cultura vastese.