Il prossimo 27 novembre sarà Vasto la sede scelta da Confcommercio Chieti per celebrare la giornata “Legalità, mi piace” che si svolgerà in tutta Italia. L’associazione dei commercianti ha proposto un progetto a livello nazionale per promuovere la lotta all’abusivismo e alla contraffazione. In vista dell’appuntamento del 27 novembre, Confocommercio invita a compilare un questionario “in cui si descrivono i fenomeni criminali che attanagliano il territorio dove insiste la propria attività commerciale con particolare attenzione rivolta all’abusivismo e alla contraffazione sul sito istituzionale (clicca qui), oppure sulla pagina Facebook di Confcommercio Chieti.
“L’obiettivo del questionario – spiega una nota dell’associazione- è quello di monitorare e analizzare, nella maniera più corretta, i fenomeni criminali che colpiscono l’imprenditoria contestualizzando i cambiamenti registrati negli ultimi anni nei diversi comprensori. Ci sarà tempo fino a lunedì 20 ottobre per compilare i questionari che, a stretto giro, finiranno in una banca dati nazionale e saranno elaborati dagli esperti di Confcommercio e della società Gfk Eurisko. Il progetto è rivolto alle imprese commerciali che lavorano nel commercio, nel turismo, nei servizi e nei trasporti”.
La presidente di Confcommercio Chieti, Marisa Tiberio, aveva già annunciato le iniziative contro abusivismo e contraffazione in occasione della fiera delle bancarelle di San Michele Vasto. “Purtroppo l’abusivismo commerciale – afferma Tiberio- è diventata una pratica criminosa a tutti gli effetti da debellare per tutelare gli imprenditori corretti e le centinaia di famiglie che vivono di commercio.
Per questo Confcommercio Chieti è pronta di nuovo a fare la sua parte dopo la fortunata iniziativa Io compro vero che ha fidelizzato un notevole numero di attività commerciali della città e della provincia contro la pratica diffusa della contraffazione commerciale, deleteria per la salute del consumatore, che non sa quello che compra, e per il commerciante onesto. Nel capoluogo teatino, ad esempio, si stanno moltiplicando le aperture di fruttivendoli stranieri che espongono merce di dubbia provenienza e di dubbia qualità a prezzi stracciati. È arrivato il momento di intervenire mettendo in guardia la categoria e chi compra considerando che la legge anticontraffazione- ricorda Tiberio- prevede multe salate fino a 6 mila euro per coloro che acquistano prodotti contraffatti. Senza dimenticare come i proventi di questo mercato vadano ad alimentare, ovviamente, il mercato del malaffare”.