Maurizio Piscopo, due gol decisivi nelle ultime due partite della Vastese, è tra i giocatori più in forma di questo avvio di stagione. Il 29enne attaccante esterno nativo di Foggia, dopo aver messo sempre lo zampino nelle prime partita, con assist, rigori procurati e qualche legno di troppo, ha iniziato anche segnare, reti che hanno fruttato alla squadra di Precali 6 punti. In precedenza ha giocato nell’Eccellenza pugliese e in Serie D con Cerignola, Bisceglie, Ostuni, Trani e Ascoli Satriano è alla sua prima esperienza in Abruzzo.
A quando risale il primo contatto con la Vastese?
Ad agosto, il direttore sportivo Enzo Basler mi ha chiamato e ho subito deciso di accettare di fare questa nuova esperienza calcistica, avevo una grande voglia di iniziare, le motivazioni erano immediatamente a mille.
Perché nonostante altre offerte hai accettato di giocare a Vasto?
Perché è una piazza importante, mi piacerebbe molto contribuire al suo rilancio, a farla tornare dove meriterebbe di stare.
Sei per la prima volta alle dipendenze di mister Precali, come si lavora con lui?
Molto bene, c’è un gruppo unito, composto da giocatori validi che puntano a dare il massimo e a fare il meglio. Questa è una squadra che ha voglia, fatta da gente importante, inclusi il mister e il direttore sportivo, che vuole togliersi delle soddisfazioni nonostante in carriera se ne sia già tolte alcune.
Come ti sei ambientato all’interno di questo gruppo?
Alla grande, sto bene con tutti, con alcuni compagni ho già giocato, come Leo e D’Ambrosio, è tutta gente come me che è venuta a Vasto per fare un campionato importante, non ci interessa fare le comparse o giocare tanto per giocare. Non vogliamo fare un campionato anonimo, la nostra mentalità è questa, si gioca sempre per provare a vincere tutte le partite, anche se purtroppo non sempre ci si può riuscire.
Che differenze ci sono tra l’Eccellenza abruzzese e quella pugliese?
I ritmi sono più o meno gli stessi, magari in Puglia si danno e si prendono più calci, qui invece ho notato che si gioca di più a pallone, si pensa più alla partita. E’ comunque un bel campionato, mi ha fatto un’impressione positiva.
All’inizio non segnavi, poi sono arrivati due gol di fila decisivi, ma l’impronta tra assist, pali e rigori procurati, l’hai sempre lasciata.
Cerco sempre di dare il massimo per la squadra, il merito è dei compagni che lavorano per gli attaccanti e che mi mettono in condizione di segnare, come Soria che l’assist buono te lo fa sempre. Ci aiutiamo a vicenda, ma sono convinto che il lavoro alla lunga paga e così sta accadendo, ma per me il gol non è un’ossessione.
In cosa potete e dovete migliorare?
Nel modo di giocare, è ovvio che è sempre meglio portare a casa i 3 punti, quelli sono fondamentali, poi cercheremo di rischiare e soffrire meno e chiudere le partite. Prima di Sulmona eravamo in debito con la sorte di qualche punto, diciamo che questa vittoria, arrivata non giocando bene, ci ha ripagato di ciò che non siamo riusciti ad avere nelle giornate precedenti.
Come si stanno comportando i tuoi compagni di squadra più giovani?
Oltre a Leo che già conoscevo e sono certo darà il suo contributo importante alla causa perché è un portiere forte, ci sono ragazzi interessanti come D’Adamo, Bonuso e Balzano, quest’ultimo all’inizio nel nuovo ruolo ha fatto un po’ di fatica ma adesso ci sta dando una grande mano.
Domenica in casa arriva il Martinsicuro e le prime si sfidano tra loro.
Speriamo bene, dobbiamo proseguire a vincere, ne dobbiamo approfittare, è fondamentale rimanere in alto. Non importa se segno io o un compagno, va bene lo stesso, l’importante è vincere, se segno e non vinciamo non mi interessa.
Dove potete arrivare?
Adesso pensiamo partita dopo partita, poi dopo le prime dieci gare faremo un bilancio e valuteremo in base a dove saremo, io la vedo così, bisogna vedere cosa accade. Se vogliamo fare un campionato di vertice per ora dobbiamo solo fare più punti possibili.
Per farli quanto è importante il supporto dei tifosi?
Spero che lo stadio si riempia, certo dipende da noi e dai risultati, solo quelli riportano la gente allo stadio, un Aragona pieno a noi può dare una grandissima mano, può fare la differenza. Anche in trasferta avere dei tifosi che ci sostengono può risultare decisivo.
Cosa vuoi dire ai tifosi?
Di darci una mano, Vasto ha sempre militato in categorie superiori, noi faremo di tutto per toglierci soddisfazioni, ma soprattutto per regalare una gioia a questo pubblico, che se lo merita, sperando che torni numeroso allo stadio. Se loro ci danno una mano, come sanno fare molto bene, possono davvero fare la differenza. La nostra più grande soddisfazione sarebbe rivedere lo stadio pieno, vorrebbe dire che stiamo facendo bene.