“Ieri, dopo oltre due mesi, si è svolto il Consiglio comunale. Sull’ultimo punto all’ordine del giorno Alienazione porzione relitto stradale in Via delle Ginestre – Via dei Platani a favore della Ditta Mancini Lorena, è accaduto che due consiglieri della maggioranza, probabilmente in disaccordo sull’argomento, hanno abbandonato l’aula, determinando quindi la mancanza del numero legale in Consiglio”. Maggioranza di centrodestra divisa a San Salvo, secondo il Partito democratico.
“L’oggetto della deliberazione – afferma il Pd – è volontariamente criptato per non far comprendere che non trattasi di relitto stradale, ma di verde pubblico attrezzato, in un’area dove sono presenti magnolie e palme. Ricordiamo al sindaco, alla maggioranza ed ai tecnici, che esprimono pareri sulla legittimità degli atti, che per relitto stradale si intende un qualsiasi tratto di strada o di porzione di superficie stradale o pertinenziale che, a seguito esecuzione di lavori di modifica, rettifica, ampliamento, ammodernamento, di variante o della realizzazione di altro tracciato, non risulti più in esercizio e non costituisca pertinenza di esercizio, né pertinenza di strada e/o che non sia ritenuto utilizzabile per futuri interventi sulla strada medesima a parere del dirigente del settore che cura la manutenzione e la gestione della strada“.
Per i dem, la vicenda “è sintomo della difficoltà e delle fibrillazioni che vive la maggioranza che, per il momento, sostiene ancora il sindaco Magnacca”.
“A sole due ore dalla caduta del Consiglio comunale per mancanza del numero legale, il sindaco e la sua maggioranza, hanno riconvocato lo stesso in seconda convocazione lunedì prossimo, 29 settembre, per portare a termine la loro volontà politica.
Questo comportamento, non solo è in spregio alla corretta amministrazione indirizzata al bene pubblico, ma anche ai due consiglieri che coraggiosamente hanno dimostrato il loro dissenso, perché lunedì prossimo il sindaco e la Giunta potranno fare a meno dei loro due voti. Ricordiamo ai cittadini che, in seconda convocazione, è sufficiente la maggioranza dei presenti in aula”.