Un’organizzazione criminale ramificata in cinque regioni italiane: Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria e Puglia. Ritengono di averla scoperta la Direzione distrettuale antimafia abruzzese e i carabinieri che, dalle prime luci dell’alba, stanno eseguendo 32 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, accusate di traffico e spaccio di stupefacenti, residenti nelle province di Chieti, Ascoli Piceno, Macerata, Ancona, Lucca, Genova e Bari.
L’operazione antidroga Conventus è condotta dai carabinieri del Reparto operativo di Chieti: i militari stanno eseguendo le ordinanze di custodia cautelare disposte dal gip del Tribunale dell’Aquila su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.
Secondo gli investigatori, l’organizzazione era capeggiata da pregiudicati albanesi trapiantati da anni in Italia, spacciava droga su tutto il territorio nazionale e aveva basi operative in Abruzzo, Marche e Puglia. A sette indagati viene contestato anche il reato di crimine organizzato transnazionale. Sotto sequestro circa 30 chili di sostanze stupefacenti.
Alle 11, nel Comando provinciale dei carabinieri di Chieti, la conferenza stampa in cui verranno fornite notizie dettagliate sulle indagini e sul maxi blitz.